Attentato all'ambasciata svizzera

ROMA - Una busta esplosiva recapitata all'ambasciata svizzera a Roma, in via Barnaba Oriani nel quartiere Parioli, ha provocato il ferimento di un addetto della sede diplomatica, un 53.enne di cittadinanza elvetica, ha riferito l'ambasciatore Bernardino Regazzoni. L'uomo è stato colpito alla mano. L'amputazione dell'arto è stata scongiurata. «Siamo riusciti a fare una buona ricostruzione e pensiamo che alla lunga l'uomo non dovrebbe avere danni drammatici. Dovrebbe riuscire a recuperare buona parte della funzionalità della mano sinistra. I problemi maggiori riguardano soprattutto un dito: l'anulare», ha detto Niccolò Scuderi, direttore della divisione di Chirurgia plastica del Policlinico Umberto I di Roma. Riscontrate anche fratture, al metacarpo, l'ulna e il radio.
Altre missive esplosive sono state recapitate a rappresentanze diplomatiche (vd. suggeriti). Secondo i primi accertamenti l'addetto è stato investito dall'esplosione subito dopo avere aperto la busta. Il procuratore aggiunto Pietro Saviotti, capo del pool antiterrorismo, ha aperto un'inchiesta per attentato con finalità di terrorismo.Finora non è giunta alcuna rivendicazione. Gli investigatori puntano sugli ambienti dell'anarchismo di matrice ecoterroristica, con riferimento a Marco Camenisch, il poschiavino detenuto in Patria per l'assassinio di una Guardia confine commesso a nel 1989.