«Attenzione alle specie esotiche che minacciano la Svizzera»

BERNA - È necessario lottare con più efficacia contro le specie vegetali e animali esotiche che potrebbero causare danni in Svizzera. Ne è convinto il Consiglio federale, che oggi ha avviato la consultazione sulla modifica della legge sulla protezione dell’ambiente (LPAmb).
A seguito della globalizzazione e del riscaldamento climatico, le specie esotiche invasive, fra le quali il tarlo asiatico del fusto e il Neogobius melonostomus (un pesce originario di zone come il Mar Caspio e il Mar Nero), si diffondono sempre più in Svizzera, viene ricordato in un comunicato governativo.
Queste specie possono compromettere notevolmente la biodiversità, arrivando a costituire anche una minaccia per la salute delle persone, degli animali e dei vegetali, con conseguenti danni economici.
La legge vigente presenta lacune. Ad esempio, secondo l’esecutivo, le misure di prevenzione e quelle di lotta contro l’introduzione involontaria e la diffusione di queste specie sono incomplete e non sufficientemente vincolanti.
Con la nuova LPAmb i Cantoni, responsabili dell’esecuzione delle norme, potranno obbligare i privati ad attuare nei loro terreni le misure di lotta necessarie. Vi sarà quindi una protezione anche fuori dalle superfici agricole e forestali.
I costi supplementari iniziali sono stimati a circa 90 milioni di franchi l’anno, di cui due terzi saranno a carico dei Cantoni. Le spese annue dovrebbero poi attestarsi attorno ai 25 milioni di franchi. In caso di successo, queste cifre diminuiranno gradualmente. Più invece si rimanderanno gli interventi e più la lotta si rivelerà costosa.
La consultazione sulla modifica della LPAmb durerà fino al 4 settembre.