Auschwitz: un furto commissionato

VARSAVIA - Le indagini sul furto della scritta Arbeit macht frei (Il lavoro rende liberi) dal cancello d'ingresso del campo di sterminio di Auschwitz, avrebbero stabilito che la richiesta è arrivata da o tramite la Svezia.Lo ha reso noto oggi la polizia polacca secondo cui i ladri probabilmente dovevano consegnare l'insegna a qualcuno in Svezia ricevendo, secondo le loro deposizioni, dai 10 ai 30 mila euro. Non è chiaro se l'uomo che avrebbe commissionato il furto sia di cittadinanza svedese.La polizia ha mostrato oggi nel corso di una conferenza stampa a Cracovia la scritta rubata venerdì e ritrovata ieri vicino a Torun, nel nord del paese. L'insegna, forgiata nel 1940 su ordine dei nazisti da un prigioniero polacco del campo di Auschwitz, è spezzata in tre parti, ogni delle quali contiene una parola. Dalla terza parola 'frei' è staccata la lettera 'i'. Dopo le riparazioni e l'installazione di un nuovo sistema della sorveglianza nel campo, la scritta originale sarà riposizionata di nuovo sopra il cancello d'ingresso al Museo.