Australia, spie contro clandestini

Inasprite le pene per chi aiuta l'immigrazione illegale
AtseAnsa
24.02.2010 10:23

SYDNEY - Il governo australiano userà spie per bloccare l'arrivo di richiedenti asilo. Secondo le nuove leggi introdotte in parlamento, l'agenzia di intelligence nazionale (Asio) potrà fare uso di intercettazioni telefoniche e di satelliti per fermare le navi prima che tocchino le coste australiane. Inoltre, mettere in pericolo la vita dei clandestini imbarcandoli su mezzi poco sicuri diventerà reato punibile con 20 anni di prigione.

Sono queste le misure presentate dal governo laburista di Kevin Rudd, in margine alla nuova legge contro il terrorismo presentata ieri in parlamento. Per la prima volta le agenzie di intelligence potranno raccogliere informazioni su attività criminali, anche quando queste non pongono un'immediata minaccia al paese. Da oggi diventa reato offrire aiuto a chi cerca di immigrare clandestinamente, con una pena che può arrivare a dieci anni di reclusione e una multa di oltre 100 mila franchi. Massimo della pena invece per chi sfrutta o mette in pericolo la vita degli immigranti: la multa è pari a 210 mila franchi e la reclusione può arrivare fino a 20 anni.

L'arrivo dei richiedenti asilo è la spina del fianco dei laburisti, che hanno allentato la politica di tolleranza zero del precedente governo conservatore e si trovano oggi con le strutture di accoglienza piene alla capacità massima, che è di 2000 persone.