Banca Migros: «L'innovazione tecnologica è inevitabile, la consulenza resta un punto di forza»

È un anno di anniversari per il Gruppo Migros in Svizzera e in Ticino. Il 2023, infatti, segna il 90. di fondazione della Cooperativa Migros nel cantone, ma anche il 65. anno di attività della Banca Migros a livello nazionale nonché il 50. di attività della Banca Migros in Ticino. Questo triplice anniversario ci ha dato l’opportunità di incontrare Markus Schawalder, responsabile dall’aprile 2021 del segmento Clienti privati nell’ambito della Direzione generale della Banca Migros, e Alberto Crugnola, responsabile dei clienti privati e services della Banca Migros, ma anche dell’area di mercato ticinese.
Il mercato bancario svizzero in questi mesi è cambiato molto. La fusione tra UBS e Credit Suisse sta muovendo la concorrenza delle altre banche. Come si colloca Banca Migros in questo ambito? Potrebbe trarne beneficio, al pari di altri istituti di credito orientati più alla clientela retail?
Markus Schawalder: «La piazza finanziaria svizzera ha bisogno di stabilità per potersi ulteriormente sviluppare e affrontare le sfide imminenti, anche quelle tecnologiche. Nessuno può augurarsi l’insuccesso dei recenti movimenti avvenuti sulla piazza bancaria svizzera, perché ciò metterebbe a repentaglio la credibilità internazionale del nostro Paese. Negli ultimi anni siamo cresciuti in modo organico e intendiamo continuare a farlo anche nei prossimi anni».
Alberto Crugnola: «La Banca Migros è un istituto ben capitalizzato con una delle quote di capitale complessivo più elevate tra le banche retail svizzere. La nostra attenzione è focalizzata soprattutto sul mercato interno. Ciò non significa che non trattiamo con clienti internazionali, ma questi rappresentano una piccola quota rispetto alle transazioni con società e privati residenti in Svizzera. E per crescita organica intendiamo proprio questo: puntare sulla Svizzera».
Il settore finanziario è anche toccato dalla rivoluzione tecnologica, tanto che si parla di FinTech, di tecnologia applicata alla finanza o viceversa. Negli ultimi mesi, inoltre, si è accesa la discussione attorno all’intelligenza artificiale e al rischio che quest’ultima possa sostituire tanti mestieri umani. Anche in questo ambito, come si pone Banca Migros?
Markus Schawalder: «La tecnologia, compresa l’intelligenza artificiale, è uno strumento che serve a ottimizzare i servizi. I chatbot e, in generale, tutti gli strumenti digitali rientrano tra i canali tramite i quali è possibile entrare in contatto con la propria clientela. Ci sono persone giovani, ma non solo, che preferiscono interagire soprattutto online, mentre altre preferiscono ricevere una consulenza telefonica o venire di persona in una delle nostre succursali. In ogni caso, siamo in grado di offrire l’intera gamma di servizi finanziari e consulenze, in linea con le esigenze della nostra clientela».
Alberto Crugnola: «Il processo di digitalizzazione è un processo inevitabile. Ecco perché in quanto azienda abbiamo adottato fin dall’inizio una strategia di trasformazione digitale, senza che ciò andasse a scapito dell’occupazione. In Ticino, ad esempio, è stato potenziato il servizio telefonico, che ora è indipendente dal servizio di telecomunicazione nazionale. Il risultato è stato un potenziamento dell’organico di dieci unità, con l’obiettivo di superare le venti unità nell’arco dei prossimi mesi».
Banca Migros è uno degli attori principali del settore ipotecario svizzero. Con l’aumento dei tassi state assistendo a rallentamento della domanda di mutui ipotecari? Oppure gli aumenti sono ancora sopportabili per promotori immobiliari e famiglie?
Markus Schawalder: «Gli aumenti dei tassi di riferimento mirano a ridurre l’inflazione, il che comporta un raffreddamento dell’economia. Il picco degli aumenti sembra quasi raggiunto. I prezzi degli immobili non scenderanno in modo significativo nel segmento dei clienti privati, in quanto la domanda è superiore all’offerta. Negli ultimi mesi, perlomeno, non abbiamo registrato alcuna flessione della domanda.
La Banca Migros persegue l’obiettivo di essere un partner finanziario affidabile e forte in ogni contesto di mercato, anche nella svolta dei tassi. Nell’ambito dei crediti ipotecari puntiamo a una crescita sostenibile. Ciò vale anche per i finanziamenti alle PMI, poiché lo stato di salute dell’economia svizzera è tuttora buono, anche se la congiuntura sta rallentando a causa delle dinamiche internazionali».
Alberto Crugnola: «Per quanto riguarda il Ticino, all’inizio di quest’anno abbiamo constatato un leggero calo delle ipoteche concesse. Ora ci siamo rimessi al passo e siamo in linea con i risultati conseguiti negli ultimi anni. Per garantire anche a lungo termine la sostenibilità finanziaria, stimiamo sempre la capacità creditizia dei debitori con un tasso d’interesse più elevato (4,5%) rispetto al tasso d’interesse effettivo (2,6%). Rispetto ai tempi in cui venivano accese ipoteche a un tasso pari all’1% all’anno, la differenza tra il vivere in affitto e in un’abitazione di proprietà è molto inferiore».
I tassi positivi sono anche un incentivo al risparmio delle famiglie che ora hanno un’opzione prudente in più rispetto ai mercati finanziari.
Markus Schawalder: «Naturalmente la remunerazione del risparmio è una buona cosa e offre opportunità a coloro che tendono a evitare il rischio. Ma bisogna rendersi conto che questa remunerazione non è sufficiente per recuperare le perdite dovute all’inflazione. Pertanto, consigliamo di diversificare gli investimenti nel mercato azionario per ridurre il rischio. A tal fine, la consulenza personale sul posto o tramite i nostri specialisti nell’attività diretta continuerà a essere indispensabile».