Mobilità

Biasca: «Adesso speriamo in ulteriori investimenti»

Il credito di 6 milioni di franchi per la sistemazione del nodo d'interscambio della stazione FFS darà uno slancio al turismo - Ne è convinto il sindaco Loris Galbusera: «Con questi lavori auspichiamo davvero che torni la fiducia nel nostro comparto da parte degli investitori, così da rinnovare le strutture ricettive»
Il comparto in attesa dei lavori. © Ti-Press / Massimo Piccoli
Davide Rotondo
Davide Rotondo
29.03.2022 18:05

Si prevedono grandi interventi nelle Tre valli. Il Consiglio di Stato, per il tramite del Dipartimento del territorio, chiede l’approvazione di crediti che complessivamente sfiorano gli 11 milioni di franchi. Somma che, se accolta dal Gran Consiglio, finanzierà tre progetti previsti dal Piano regionale dei trasporti. In particolare si tratta di un nuovo svincolo stradale a Giornico (2,8 milioni), di una nuova pista ciclabile lungo l’argine del fiume Ticino a Bodio (1,9 milioni) e della sistemazione del nodo d’interscambio alla stazione FFS di Biasca. Quest’ultima opera è particolarmente attesa nel distretto di Riviera e discussa ormai da decenni.

Effetto domino?
«Se ne parla da 20 anni - ricorda infatti il sindaco di Biasca Loris Galbusera -, ma solo nel 2014 ha iniziato a concretizzarsi un progetto di massima e una convenzione finanziaria tra Cantone, Comune e la Commissione regionale dei trasporti delle Tre Valli». A suo tempo, rimarca il sindaco, il progetto iniziale aveva attirato anche qualche critica: «Non volevamo che l’opera fosse solamente stradale e fine a sé stessa ma doveva dare qualità e pregio a tutto il comparto. Riteniamo infatti che se viene sistemata tutta l’area della stazione arriveranno benefici in termini generali a tutto il quartiere. La speranza è che gli investitori privati possano tornare a credere negli alberghi e vengano invogliati a fare degli interventi per sistemare le strutture ricettive». Insomma, il restyling e la riqualifica potrebbero portare a cascata altri investimenti collaterali. Qualcosa si sta già muovendo, infatti, «con un progetto del Club San Gottardo che prevede la trasformazione delle ex Officine di Biasca per farle diventare sale espositive dei treni storici. Effettueranno poi i viaggi turistici da Biasca fino alla vecchia linea», spiega al CdT Loris Galbusera.

Aumentare la sicurezza
Si prevede di spendere 6 milioni di franchi di cui poco più di un milione proprio da parte del Comune, con una partecipazione anche degli altri Comuni delle Tre Valli secondo una quota prestabilita. Le FFS invece contribuiranno con 465.000 franchi per il nuovo Bike&ride, i posteggi a nord del comparto e la sistemazione urbanistica della stazione. Come Comune, Biasca si occuperà in particolare degli impianti di illuminazione, dell’arredo urbano e della pensilina del bus: «Cercheremo di sistemare con una certa qualità e pregio per accogliere i visitatori. Usciti dalla piazzetta si può già ammirare la cascata di Santa Petronilla», specifica il sindaco. In dettaglio, il progetto vuole conferire a quest’area un ruolo chiave d’interscambio dei trasporti al servizio dell’intera regione. Il nuovo nodo dovrà consentire un notevole miglioramento della funzionalità e della sicurezza di tutti i vettori di traffico (pubblico, privato e lento) permettendo inoltre all’intera area della stazione ferroviaria di beneficiare di un’importante riqualifica urbanistica. L’obiettivo principale è di aumentare la sicurezza e l’attrattiva del percorso nazionale nord-sud appartenente alla rete di Svizzera Mobile. In quest’ottica, gli interventi favoriscono l’interscambio tra i mezzi pubblici, moderano il traffico su via Bellinzona, incrementano la sicurezza dei passaggi pedonali, aumentano gli spazi destinati ai pedoni e ai ciclisti, predispongono delle aree necessarie ai diversi contenuti del nodo e offrono un arredo architettonico funzionale alla riqualifica del tessuto urbano. Superati gli scogli delle votazioni del credito e di eventuali ricorsi al progetto, l’inizio del cantiere potrebbe avvenire nella seconda metà del 2023 con una durata dei lavori stimata in circa 15 mesi.

Lo svincolo a Giornico e la ciclabile a Bodio
La nuova pista lungo l’argine del fiume Ticino a Bodio permetterà di sostituire la tratta del percorso ciclabile nazionale N3 nord-sud attualmente situata all’interno della zona industriale di Bodio. Sarà più sicura ed eliminerà i conflitti di coabitazione tra il traffico ciclabile e quello pesante del comparto industriale. L’intervento per il nuovo svincolo stradale tra il riale Cramosina e la strada cantonale a Giornico, invece, prevede nuove larghezze della carreggiata, nuovi marciapiedi, il risanamento di due ponti, il rifacimento del manto stradale e l’adeguamento dell’illuminazione.