Canada

Bimbo ucciso dal padre, indigena accusa agenti di razzismo

La donna chiede le dimissioni del capo della polizia locale
©TWITTER/Prince Albert Police
Ats
19.03.2022 22:26

Bufera sulla polizia canadese dopo che due agenti sono stati accusati di razzismo per aver ignorato gli appelli di una madre indigena a non lasciare suo figlio con il padre violento. Il bambino di soli 13 mesi, Tanner Brass, è stato trovato morto poche ore dopo e il padre Kaij è adesso accusato di omicidio. I due poliziotti sono stati sospesi ma la comunità indigena chiede le dimissioni del capo della polizia locale.

La tragica storia, riporta la Bbc, si è svolta a Prince Albert, in Saskatchewan. I poliziotti hanno risposto ad una chiamata per violenza domestica lo scorso 10 febbraio e quando sono arrivati hanno trovato Kyla Frenchman fuori di casa che ha detto di essere stata cacciata dal marito e che temeva per l'incolumità del piccolo Tanner. Loro sono saliti a controllare ma sono scesi subito dopo dicendo di non aver avuto alcuna risposta. Lei ha insistito «supplicando e pregando» di andare a prendere il suo bambino e loro invece per tutta risposta l'hanno arrestata per «sospetta intossicazione» da alcol. Qualche ore dopo la polizia è stata chiamata di nuovo e ha trovato il piccolo Tanner morto.

«Se questi agenti si fossero presentati a casa di una famiglia di bianchi per un caso di violenza domestica, sapendo che un bambino era in pericolo pensate che avrebbero arrestato la madre e se ne sarebbero andati?», ha attaccato Heather Bear, vice capo della Federation of Sovereign Indigenous Nations.

In una conferenza stampa Kyla, che ha sempre negato di essere stata ubriaca quando l'hanno arrestata, ha chiesto giustizia accusando la polizia che se l'avesse ascoltata sua figlio sarebbe ancora vivo.