Bomba Bangkok: 3 sospettati arrestati

BANGKOK - Due cittadini malesi - tra cui una donna - e un pachistano sono stati arrestati nei giorni scorsi in Malaysia, per il loro sospetto coinvolgimento nell'attentato che lo scorso 17 agosto a Bangkok ha causato 20 morti e oltre 120 feriti. Lo ha comunicato oggi la polizia di Kuala Lumpur.
I tre sono stati catturati grazie a informazioni fornite dalle autorità thailandesi, ha spiegato l'ispettore generale Khalid Abu Bakar, aggiungendo che per il momento l'estradizione non è contemplata perché la polizia malese sta ancora indagando.
In Thailandia, per l'attentato sono stati finora arrestati due uomini stranieri - uno di nazionalità cinese, l'altro di origine non confermata -. I due sono accusati di possesso illegale di esplosivi, ma la stessa polizia di Bangkok ha ammesso che nessuno di essi è l'attentatore che ha lasciato lo zainetto-bomba al santuario Erawan.
Le autorità thailandesi hanno emesso oltre 10 mandati di arresto. Tra questi anche quello nei confronti di un cinese, apparentemente di etnia uigura, considerato la possibile "mente" dietro l'attacco esplosivo.
Il quadro emerso finora dalle indagini sembra indicare un possibile movente di vendetta dietro l'attentato, in qualche maniera collegato alla deportazione di 109 uiguri dalla Thailandia alla Cina lo scorso luglio. Tale conclusione appare però diplomaticamente scomoda sia per Bangkok sia per Pechino.