Mondo
La diretta

Bombardamenti israeliani su Gaza City

Diversi civili sono rimasti uccisi negli attacchi dell'IDF nella Striscia - TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
LIVE
Bombardamenti israeliani su Gaza City
Red. Online
01.09.2025 06:19
23:57
23:57
Trump: «Proseguire la guerra a Gaza danneggia Israele»

Per Donald Trump continuare la guerra di Gaza danneggia Israele. «Potranno anche vincere la guerra, ma non stanno conquistando il mondo delle pubbliche relazioni e questo li sta danneggiando», ha detto il presidente americano in un'intervista al Daily Caller che sarà trasmessa più tardi. Trump ha comunque espresso il suo sostegno al piano israeliano per conquistare Gaza City, affermando che deve «finire l'opera» contro Hamas e sostenendo che il gruppo terroristico rilascerà gli ostaggi rimasti solo dopo la sua distruzione.

22:36
22:36
«I coloni israeliani incendiano decine di ettari di terra a nord di Hebron»

Numerosi coloni israeliani hanno assaltato l'area di Sair, a nordest di Hebron in Cisgiordania, «dando alle fiamme decine di ettari di terra coltivata». Lo scrive la palestinese Wafa affermando che il «raid è ancora in corso».

20:52
20:52
La Global Sumud Flotilla è ripartita sulla rotta verso Gaza

La spedizione umanitaria della Global Sumur Flotilla è ripartita da Barcellona alla volta di Gaza, dopo il rientro la scorsa notte nel porto catalano a causa del temporale che ha sferzato la costa del nordest della Spagna. La partenza è stata ripresa in diretta tv sull'emittente pubblica Tve.

La flotta «è pronta a salpare», aveva assicurato nel primo pomeriggio il coordinatore della Global Sumud Flotilla, l'attivista Saif Abukeshek.

La missione umanitaria punta a forzare il blocco navale di Israele sulla Striscia e ad aprire un corridoio umanitario per portare aiuti alla popolazione di Gaza.

La decisione di rientrare a Barcellona, dopo aver salpato intorno alle 15 di domenica dal Moll de la Fusta, era stata presa per garantire la sicurezza degli equipaggi che trasportano oltre 300 attivisti, fra cui Greta Thunberg, provenienti da 44 Paesi ed evitare problemi alle imbarcazioni più piccole.

Abukeshek ha anche segnalato che Israele tratta i membri della spedizione «come terroristi per giustificare i suoi crimini», dopo che il ministro della Sicurezza nazionale israeliano, Itamar Ben Gvir, ha presentato una proposta al governo di Netanyahu per inasprire la risposta all'arrivo della flotta umanitaria, che comporta considerare «terroristi» gli attivisti a bordo.

«Israele inserisce nella categoria di terroristi tutti i palestinesi, che abbiano un giorno di vita o 100 anni», ha rilevato Abukeshek, «Questa politica di Israele di utilizza per giustificare i crimini che vuole commettere», ha aggiunto, ripreso dall'agenzia Europa Press.

Il coordinatore della missione ha ripetuto che l'intera azione umanitaria è legale, come tutto il materiale e gli aiuti che trasporta, e le persone imbarcate hanno sottoscritto principi di non violenza e ricevuto formazione in questo senso.

20:28
20:28
Netanyahu sarà interrogato di nuovo nel caso Qatargate

Il primo ministro Benyamin Netanyahu sarà nuovamente interrogato dalla polizia nell'ambito dell'inchiesta in corso sul Qatargate. Lo riferisce il notiziario di Channel 12.

La polizia sta aspettando di emettere la convocazione Netanyahu finché non riceverà l'ok dal procuratore generale Gali Baharav-Miara. Netanyahu era già stato interrogato nel marzo 2025, in relazione al caso, incentrato sulle accuse secondo cui i suoi principali collaboratori avrebbero fatto affari illegalmente con Doha mentre erano impiegati presso l'ufficio del premier.

20:28
20:28
Soldato dell'IDF si suicida in una base nel nord di Israele

Un soldato in servizio regolare è stato trovato morto oggi in una base militare nel nord di Israele, vicino alla città di Tiberiade. La polizia militare ha aperto un'indagine e i risultati saranno inviati alla procura militare.

Dall'inizio dell'anno 18 soldati si sono tolti la vita. Due settimane fa un ufficiale di riserva, Yosef Haim Ashraf, 28 anni di Tiberiade (città della Galilea settentrionale), si è suicidato in un bosco vicino a Ramat Poriah, sul lago di Galilea. Alla luce dell'aumento dei suicidi tra le fila dell'Idf, alla fine di luglio il capo della direzione delle risorse umane Dado Bar Kalifa ha annunciato la creazione di una commissione per esaminare soluzioni e fornire un sostegno migliore ai militari.

20:27
20:27
Comincia domani l'arruolamento di 60.000 riservisti dell'IDF

Parte domani il graduale arruolamento di 60.000 riservisti dell'Idf mentre un numero maggiore di truppe vengono inviate nella Striscia in vista dell'operazione decisa dal governo per conquistare Gaza City.

La maggior parte, tra 40 e 50mila, riceverà l'ordine di presentarsi in servizio domani stesso, come aveva dichiarato l'esercito in agosto. Un'altra ondata è prevista tra novembre e dicembre, e una terza tra febbraio e marzo 2026. Il numero di riservisti richiamati si aggiunge alle decine di migliaia che attualmente prestano già servizio. L'Idf ha fatto sapere di voler estendere di altri 30-40 giorni il servizio di riserva per circa 20.000 militari attualmente in servizio. Il che porterebbe il numero totale di riservisti nell'offensiva a circa 130.000.

19:36
19:36
Il maltempo blocca la Flotilla

Il maltempo frena la missione della Global Sumud Flotilla salpata ufficialmente ieri da Barcellona per portare aiuti umanitari a Gaza.

Le imbarcazioni, una ventina in tutto, sono rientrate all'alba nel porto catalano a causa di una tempesta che ha colpito il nordest della Spagna.

La decisione di tornare indietro - hanno spiegato dall'organizzazione - è stata presa per garantire la sicurezza degli equipaggi che trasportano oltre 300 attivisti, fra cui anche Greta Thunberg, ed evitare rischi soprattutto per le barche più piccole.

Il cambio di programma potrebbe comportare una modifica dei piani iniziali anche per le altre imbarcazioni che si uniranno alla spedizione dai porti italiani di Genova e Catania, da Tunisi e dalla Grecia per incontrarsi in acque internazionali (tra Europa e Africa) intorno al 6 settembre e proseguire il viaggio fino alle coste della Striscia, dove prevedono di arrivare a metà settembre con una cinquantina di navi.

A complicare la missione non è solo il meteo avverso, ma ci sono anche gli avvertimenti da parte di Israele. Il ministro della Sicurezza Nazionale Itamar Ben-Gvir ha presentato al governo di Netanyhau un piano per fermare la Global Sumud Flotilla che prevede arresti per gli attivisti con una detenzione prolungata nelle prigioni israeliane di Ketziot e Damon, utilizzate abitualmente per i terroristi.

Inoltre saranno negati 'privilegi' come tv, radio e cibo specifico: «Non permetteremo a chi sostiene il terrorismo di vivere nell'agiatezza», ha tuonato il ministro. Una posizione che «preoccupa» ma non ferma la Flotilla. «Noi andremo avanti. Non ci facciamo intimorire perché sappiamo di muoverci nella totale legalità» ha commentato all'agenzia italiana ANSA Maria Elena Delia, portavoce per l'Italia della Global Sumud Flotilla.

«Noi stiamo facendo tutto secondo le regole. Questa missione è totalmente legale, pacifica e umanitaria. Non vedo come portare cibo e acqua a una popolazione che sta morendo di fame, oltre che di bombardamenti, possa essere considerato un appoggio ad Hamas».

19:17
19:17
Venerdì una riunione del governo libanese sul disarmo di Hezbollah

In Libano è stata rimandata a venerdì prossimo l'attesa riunione del consiglio dei ministri per discutere del piano di disarmo di Hezbollah, un tema controverso che finora ha finito per dividere maggiormente l'opinione pubblica libanese tra chi chiede a gran voce lo smantellamento dell'arsenale del Partito di Dio e chi difende invece la legittimità delle armi della «resistenza» anti-israeliana.

Gli Stati Uniti e Israele chiedono insistentemente il disarmo di Hezbollah. Il partito lo scorso autunno aveva accettato l'accordo di cessate il fuoco dopo esser stato fortemente indebolito politicamente e militarmente nella guerra di oltre un anno con Israele. Ma lo Stato ebraico continua a occupare militarmente il sud del Libano, in violazione del cessate il fuoco del 24 novembre. E conduce ogni giorno raid aerei in Libano contro presunti obiettivi di Hezbollah. L'ultimo attacco risale a poche ore fa nel settore centrale della linea di demarcazione tra i due paesi.

La riunione governativa era prevista per domani a Beirut. In queste ore proseguiranno i negoziati tra il presidente del parlamento, Nabih Berri, alleato di Hezbollah, il capo del governo Nawaf Salam e il presidente della Repubblica Joseph Aoun, principale interlocutore degli Stati Uniti. Il ministro degli affari sociali, Hanin Sayyid, ha oggi annunciato che «si troverà un accordo durante o prima» della riunione di venerdì prossimo. Il leader druso libanese, Walid Jumblat, da decenni ago della bilancia degli equilibri libanesi, ha invece affermato che il governo deve cambiare metodo nel cercare di imporre a Hezbollah il disarmo, perché - ha affermato - gran parte della comunità sciita libanese, solidale col partito armato, considera le armi l'unica sua protezione alle minacce esterne e interne. Dal canto suo, il leader di Hezbollah, Naim Qassem, ha ribadito nelle ultime ore che finché Israele continuerà a occupare militarmente il Libano e fin quando lo Stato libanese si dimostrerà incapace di difendere il paese, le armi del partito saranno necessarie.

18:49
18:49
Altre 47 persone incriminate per il loro sostegno a Palestine Action

La polizia metropolitana di Londra ha incriminato altre 47 persone per aver mostrato sostegno al gruppo Palestine Action, dichiarato fuorilegge nel Regno Unito in luglio ai sensi del Terrorism Act con una decisione fortemente criticata del governo laburista di Keir Starmer.

In questo modo è salito a 114 il numero totale di persone, di età compresa tra i 18 e gli 81 anni, che rischiano il carcere nella maggior parte dei casi solo per aver indossato una maglietta o mostrato un cartello con la scritta del gruppo propal.

Le incriminazioni sono arrivate dopo gli oltre 700 arresti compiuti, soprattutto per le manifestazioni nella capitale britannica delle scorse settimane, da quando l'organizzazione è stata inserita nella lista nera dell'esecutivo. Tante le critiche al governo Starmer, a partire dalle ong in difesa dei diritti umani, che hanno parlato di misure repressive in palese violazione del diritto di protestare contro Israele per la tragedia umanitaria di Gaza.

18:17
18:17
Il capo dell'IDF avverte il governo: «No a un esecutivo militare di Gaza»

Nell'accesa riunione di gabinetto di ieri sera sugli sviluppi militari a Gaza, il capo di stato maggiore Eyal Zamir ha avvertito che il piano per conquistare Gaza City trascinerà Israele in una vera e propria occupazione della Striscia.

Lo riferiscono i media israeliani. «State andando verso un governo militare», ha detto il capo dell'IDF, «il vostro piano ci sta conducendo lì. Comprendetene le implicazioni. La vostra decisione di conquistare Gaza City - e in seguito ciò porterà alla conquista dei campi profughi nella parte centrale della Striscia - porterà a un governo militare, perché non ci sarà nessun altro organismo che possa assumersi la responsabilità della popolazione», ha affermato Zamir.

Il segretario di gabinetto Yossi Fuchs ha reagito, affermando che era già stata presa la decisione di non istituire un governo militare a Gaza.

18:11
18:11
La presidente slovena invita la Croazia a riconoscere la Palestina

La presidente slovena Natasha Pirc Musar ha esortato la Croazia a riconoscere la Palestina, affermando che la soluzione a due stati non si può sostenere se non si riconoscono entrambe le parti.

Intervenendo oggi all'apertura del Forun strategico di Bled, Pirc Musar ha respinto le critiche secondo cui il riconoscimento della Palestina equivarrebbe a una legittimazione di Hamas, affermando che tutti hanno condannato l'operato di tale movimento militante palestinese al potere nella Striscia di Gaza. Ma sostenere la soluzione a due stati, che è la posizione ufficiale dell'Unione europea, e anche della Croazia, non ha senso se non si riconoscono i due Paesi - ha argomentato la presidente slovena. Lubiana ha riconosciuto la Palestina nel giugno dello scorso anno, e di recente ha imposto l'embargo nell'export di armamenti verso Israele, sull'import di beni dagli insediamenti illegali nei territori occupati, e ha proclamato persone non gradite due ministri israeliani di estrema destra.

17:08
17:08
Kallas esprime frustrazione per la mancanza di un'unità europea su Gaza

«È vero che non siamo uniti sul Medio Oriente e su Gaza. Per questo provo un'enorme frustrazione. E perché? Perché abbiamo 27 Stati membri. Per quanto riguarda l'Ucraina abbiamo una posizione comune, mentre non accade lo stesso per quanto riguarda ciò che sta accadendo in Medio Oriente». Lo ha detto l'Alta rappresentante Ue Kaja Kallas intervenendo al Forum strategico di Bled.

«Insisto molto su questo punto - ha detto ancora - ritengo che affinchè l'Ue sia credibile dobbiamo essere uniti in questa risposta. Ma ciò su cui non sono d'accordo è che non siamo stati attivi. Penso che se si guarda a livello globale, siamo i più attivi su questo fronte. Facciamo costantemente pressione su Israele, siamo i maggiori donatori di aiuti umanitari, siamo i maggiori sostenitori dell'Autorità nazionale palestinese».

17:02
17:02
Netanyahu cita Trump: «Nessun accordo parziale sui rapiti»

«Dimenticate gli accordi parziali sugli ostaggi. Entrate con tutte le vostre forze a Gaza. Conclude»: sono le parole di Donald Trump riferite dal premier israeliano Benyamin Netanyahu durante il gabinetto che si è tenuto tra ieri sera e le prime ore di oggi sugli sviluppi delle operazioni nella Striscia.

Netanyahu ha sottolineato che raggiungere un accordo parziale con Hamas sulla liberazione di parte degli ostaggi non è all'ordine del giorno spiegando che «la finestra di legittimità di Israele presso la comunità internazionale è limitata e che una pausa per un accordo parziale danneggerebbe gli sforzi per distruggere Hamas».

15:48
15:48
«Gli Houthi stanno lanciano droni contro Israele»

Gli Houthi stanno lanciando droni contro Israele per ritorsione dopo l'attacco dell'Idf di giovedì scorso a Sanaa in cui è rimasto ucciso il premier del gruppo sostenuto dall'Iran, diversi ministri e alti funzionari. Lo riferiscono fonti militari israeliane, spiegando che il primo è già stato sparato.

L'aeronautica militare sta monitorando e si sta preparando per intercettare i velivoli senza pilota carichi di esplosivo. Il tempo di arrivo dei droni dallo Yemen a Israele è di diverse ore. Ieri sera il capo di stato maggiore degli Houthi Mohammed al Ghamari, ha dichiarato che 'Israele si è aperto le porte dell'inferno'

13:05
13:05
Condizioni meteo pericolose: la Global Sumud Flotilla rientra (per ora) a Barcellona

La spedizione di una ventina di imbarcazioni della Global Sumud Flotilla salpata ieri da Barcellona per portare aiuti umanitari a Gaza, è rientrata all'alba di oggi nel porto catalano a causa del maltempo che si è abbattuto sul nordest della Spagna.

Lo segnalano fonti dell'organizzazione riprese dai media iberici. La decisione di rientrare è stata presa per garantire la sicurezza degli equipaggi che trasportano oltre 300 attivisti, fra cui Greta Thunberg.

Attualmente è in corso una riunione per decidere come e quando ripartire, segnalano fonti dell'organizzazione riprese dall'agenzia Efe.

«A causa delle condizioni meteorologiche pericolose, abbiamo realizzato una prova in mare e siamo rientrati in porto per lasciare passare la tempesta. Questo ha comportato un ritardo nella nostra partenza per evitare complicazioni alle imbarcazioni più piccole», hanno segnalato fonti dell'organizzazione della Global Sumud Flotilla.

«A fronte del vento di oltre 30 nodi e alla imprevedibilità del mediterraneo, abbiamo preso questa decisione per dare priorità alla sicurezza e al benessere di tutti i partecipanti e garantire il successo della nostra missione», si aggiunge.

Il cambio di programma ha comportato una modifica dei piani iniziali anche per le altre imbarcazioni che si uniranno alla spedizione dai porti italiani di Genova e in Sicilia, come pure da Tunisi e dalla Grecia. L'intenzione degli organizzatori della spedizione è ripartire da Barcellona nel primo pomeriggio di oggi.

La Global Sumud Flotilla era partita ieri intorno alle 15 dal molo Moll de la Fusta di Barcellona con l'obiettivo di forzare il blocco navale di Israele e portare aiuti alla popolazione stremata nella Striscia in quella che gli organizzatori hanno definito «la più grande missione umanitaria della storia».

Il 4 settembre tutte le navi della flotta, circa 50 imbarcazioni provenienti da tutta Europa e 500 tra attivisti, politici e volontari di 44 Paesi dovrebbero incontrarsi in acque internazionali, per proseguire il viaggio fino alle coste della Striscia, dove hanno previsto di arrivare a metà settembre.

12:27
12:27
«Netanyahu ha chiesto al leader dell'IDF di interrompere i briefing con i media»

Durante la riunione del gabinetto di sicurezza che si è tenuto tra ieri sera e questa mattina, il primo ministro Benyamin Netanyahu ha criticato il capo di stato maggiore Eyal Zamir chiedendogli di «smettere con i briefing dell'esercito ai media».

Nentanyahu sostiene che i briefing «danneggiano la coesione e lo spirito combattivo e non sono legittimi in una democrazia». E ha aggiunto: «Si può discutere all'interno della stanza, ma all'esterno ci deve essere un pugno di ferro e un fronte unito». Zamir non ha risposto. Lo riferisce Ynet.

11:49
11:49
«Nelle ultime 24 ore uccise 98 persone»

Secondo il ministero della Sanità di Hamas, 98 persone sono state uccise e 404 ferite nelle ultime 24 ore in seguito agli attacchi dell'esercito israeliano (Idf). Nella nota ufficiale il ministero scrive che diverse vittime si trovano ancora sotto le macerie e nelle strade, ma le squadre di soccorso e la protezione civile non possono raggiungerle.

Il bilancio complessivo dall'inizio della guerra è salito a 63.557 morti e 160.660 feriti. Secondo Hamas, tra le vittime figurano anche quelle definite «dei soccorsi umanitari»: nelle ultime 24 ore 46 persone sono morte e 239 sono rimaste ferite mentre cercavano di ottenere aiuti. Il totale di queste vittime è ora di 2.294 morti e oltre 16.839 feriti.

11:48
11:48
«Altri 9 morti per malnutrizione a Gaza»

Il Ministero della Salute di Gaza, controllato da Hamas, ha segnalato nove decessi dovuti a carestia e malnutrizione, tra cui tre bambini, nelle ultime 24 ore. Lo riporta Al Jazeera, sottolineando che ciò porta il bilancio delle vittime della carestia e della malnutrizione nell'enclave a 348, tra cui 127 bambini.

Nel frattempo, è salito a 34 il bilancio dei palestinesi uccisi negli attacchi israeliani dall'alba, secondo l'emittente che cita fonti ospedaliere.

10:15
10:15
Famiglie ostaggi protestano: «Bibi insabbia l'accordo»

L'Hostage and Missing Families Forum ha dichiarato che il primo ministro israeliano Benyamin Netanyahu sta cercando di «insabbiare» l'accordo sugli ostaggi, in risposta alla notizia secondo cui, durante la riunione del gabinetto per la sicurezza di ieri sera, non sarebbe stato preso in considerazione alcuna intesa per i rapiti.

«Netanyahu sta sacrificando gli ostaggi e i soldati sull'altare della sua sopravvivenza politica, mentre c'è un accordo tangibile sul tavolo accettato da Hamas», ha aggiunto la dichiarazione del forum.

«Quarantotto ostaggi rimangono trattenuti dai terroristi di Hamas nei tunnel dopo quasi due anni di prigionia. Potrebbero essere con le loro famiglie durante le festività, o essere sepolti dignitosamente nella loro patria», si legge nella dichiarazione.

08:25
08:25
Gli attivisti della Global Sumud Flotilla saranno trattati come terroristi

Il ministro della Sicurezza Nazionale israeliano Itamar Ben-Gvir ha presentato al governo un piano volto a fermare la Global Sumud Flotilla in base al quale tutti gli attivisti arrestati saranno trattati come terroristi.

Il piano prevede che gli attivisti siano trattenuti in detenzione prolungata - a differenza della precedente prassi - nelle prigioni israeliane di Ketziot e Damon, utilizzate per detenere i terroristi in condizioni rigorose tipicamente riservate ai prigionieri di sicurezza.

Agli attivisti saranno negati privilegi speciali come tv, radio e cibo specifico: «Non permetteremo a chi sostiene il terrorismo di vivere nell'agiatezza», ha dichiarato Ben-Gvir, leader del partito di estrema destra Potere ebraico, citato dal Jerusalem Post.

06:19
06:19
Il punto alle 6

Otto civili sono stati uccisi e altri feriti domenica sera in bombardamenti israeliani contro Gaza City e il centro della Striscia. Lo scrive l'agenzia palestinese Wafa.

I corrispondenti dell'agenzia hanno riferito dell'uccisione di una donna e del ferimento di altre persone dopo che le forze israeliane hanno colpito l'ultimo piano di una torre residenziale vicino all'incrocio di Saraya.

Nel frattempo, due civili sono stati uccisi e altri sono rimasti feriti dal fuoco dell'artiglieria israeliana su un appartamento nel quartiere di Al-Rimal, a ovest di Gaza City.

Quattro persone sono state uccise e altre ferite in un attacco israeliano contro un raduno di civili nel centro di Deir Al-Balah.

Inoltre, una donna è stata uccisa in un bombardamento dell'artiglieria israeliana contro l'area di Al-Masdar, a sud del campo profughi di Al-Maghazi, nel centro di Gaza.