Brasile, scontri nelle favelas: 11 morti

RIO DE JANEIRO - Almeno 11 persone sono morte a Rio de Janeiro questa mattina a seguito di un'operazione delle forze armate nelle favelas di Alemão, Penha e parte di Maré, nel nord della città. Lo riferiscono fonti militari, citate dal portale brasiliano Uol.
Le attività hanno coinvolto 4.200 militari, 70 poliziotti civili, blindati ed elicotteri. Gli agenti sono stati coinvolti in un'intensa sparatoria con alcuni membri della criminalità organizzata. Questa è la terza operazione in tre giorni ad Alemão, considerato il quartier generale della più grande organizzazione criminale di Rio e soprannominato Comando Vermelho (Commando rosso).
Nel bilancio delle vittime ci sono sei sospettati uccisi dalla polizia militare in un accesso al ponte Rio-Niteroi nella mattinata di oggi. Secondo quest'ultima, i criminali stavano realizzando una rapina, mentre l'esercito ha riferito che i sospettati sono stati uccisi mentre stavano fuggendo.
L'operazione di oggi è l'ultima di una serie di azioni collegate realizzate dalle forze di sicurezza brasiliane, iniziate il 14 agosto, con l'obiettivo di catturare membri del crimine organizzato. Il primo passo della strategia è stato quello di occupare un'altra base del Comando Vermelho, nella favela di Antares, nella zona ovest di Rio.
Prima dell'operazione della scorsa settimana, Antares è stata per quasi 20 giorni teatro di scontri tra i membri del Comando Vermelho e i miliziani di un gruppo che aveva invaso una vicina favela. Le successive fasi della strategia si sono svolte venerdì e domenica, quando i militari hanno eseguito alcune incursioni con circa 300 agenti ad Alemão e si sono scontrati con i trafficanti.