Brenno Canevascini dati alla mano

Brenno Canevascini, classe 1960, non ci sa dire quanti capelli avesse in testa Dale McCourt nella stagione 1985-1986, o il numero di piede di Luca Cereda quando ha iniziato a pattinare, per tutte le altre cifre inerenti all’Ambrì egli però è un libro aperto. Come quello che si può sfogliare dallo scorso mese di dicembre, edito da Fontana Edizioni, intitolato HCAP, 85 anni. E la storia continua…, scritto con Luca Dattrino e Sandro Regusci. «Un’opera voluta dal club, ideata con Sandro e Luca lo scorso mese di maggio e stampata entro l’anno 2022 per celebrare la festosa ricorrenza della società», osserva Canevascini.
A Zurigo, «con il coltello tra i denti»
Interloquire con l’esperto di dati e cifre sull’Ambrì Piotta, ha avuto quale primo effetto in chi vi scrive intraprendere un «mini trip» numerico. Così, ecco che delle ultime 7 partite giocate tra Ambrì Piotta e ZSC Lions, i biancoblù ne hanno vinte 2. L’ultima a Zurigo risale al 10 settembre 2021, 2 a 1 all’overtime. L’ultima stagionale è il 6 a 2 rifilato ai Lions alla Gottardo Arena il 23 dicembre 2022, costato la ‘partenza anticipata’ dell’head coach degli zurighesi Rikard Grönborg (vedi tabella sugli scontri diretti giocati a Zurigo).
Come muteranno i numeri domani, dopo la sfida di oggi, domenica, nella fiammante Swiss Life Arena? Oggi lo statistico Canevascini e il tifoso Brenno sono concordi nell’affermare che «l’organico dell’Ambrì è tecnicamente inferiore rispetto a diverse squadre della Lega, deve pertanto fare del ritmo, della passione e delle emozioni l’arma vincente per fare risultato». Vedremo se Pestoni, Grassi e Chaplik gonfieranno la rete dei Leoni e le loro statistiche personali.
Di cuore e di numeri
«La passione per l’Ambrì Piotta, come sovente capita, mi è stata trasmessa in famiglia, da mio papà, assiduo frequentatore della Valascia», ripercorre la «carriera» di tifoso Brenno Canevascini. «Ricordo benissimo quella sera del 1968, avevo 8 anni, quando misi piede per la prima volta in pista. Poi, dal 1971, all’inizio del ginnasio, ho cominciato a seguire regolarmente le partite». Negli anni Settanta raggiungere Ambrì era una piccola impresa. «Non c’era l’autostrada - osserva Canevascini - in inverno se nevicava non sapevi mai se e quando arrivavi… Siamo sempre arrivati, e così si andava a rifocillarsi al Ristorante Stazione o al’Internazionale e poi a mangiar freddo sugli scalini in terra battuta».
A 17 anni la svolta. Il tifoso comincia a convivere con lo spettatore «oggettivo». «Al Liceo, a 17 anni, vengo avvicinato dal redattore sportivo dell’Eco di Locarno. Cercano un giovane per fare le cronache dell’Ambrì. Leventinesi in Serie A, Lugano in B e Locarnese a propendere per i colori biancoblù. Perché no? mi sono detto, ho iniziato così a fare il giornalista sportivo per hobby». Hockey, ma anche calcio e automobilismo. «Per avere una visione d’insieme e sviluppare gli articoli di cronaca è stato allora che è iniziata la raccolta di dati numerici sull’Ambrì, invero molto superficiali e poco approfonditi». Nel 1991 Brenno Canevascini ottiene il brevetto di avvocato, nel 1993 interrompe l’attività giornalistica. «In concomitanza con il processo Malkov-Antisin (il caso ha fatto giurisprudenza in materia di falli con conseguenze giuridiche, ndr) non era opportuno scrivere, sia pure per hobby, e patrocinare un giocatore di hockey».


Dal lapis a excel, dal «Cere» a Inti
Nel 1998 il giornalista RSI Loris Prandi mette in contatto Brenno Canevascini e Sandro Regusci, anch’egli raccoglitore di cifre inerenti all’Ambrì Piotta. «Ci siamo trovati in un grotto, em mangiaa e bevü come sa dev e da quel momento siamo partiti. Il materiale in comune risaliva fino agli inizi degli anni Settanta, né l’Ambrì né la Federazione aveva un archivio, così Sandro ha setacciato l’Archivio cantonale estrapolando i dati da tutti i giornali cantonali dell’epoca - Corriere, Dovere, GdP, Eco delloSport, Libera Stampa, Popolo e Libertà, Lo sport ticinese,… -. Non solo, si è recato negli archivi del Blick e dello Sport di Zurigo… Da tutti i resoconti di ogni partita abbiamo quindi definito il dato più probabile». «Siamo così risaliti fino alla prima stagione dell’Ambrì giocata in lega nazionale B nel 1947-1948. Per quanto ne so, nessun club professionistico ha una statistica completa di tutta la sua storia». Un motivo d’orgoglio.
I dati sono raccolti in tabelle excel (il programma dedicato alla produzione e alla gestione di fogli elettronici, ndr). «Oggi tutto l’arsenale è contenuto in 260 tabelle, un’ottantina delle quali viene aggiornata regolarmente dopo ogni partita», spiega Brenno Canevascini. «Le sfide alla Gottardo Arena o in TV me le gusto tranquillamente - precisa - gli aggiornamenti li faccio un’ora dopo». «Il mattino successivo, alle 7, ultima verifica dei dati, poi le statistiche vengono inserite nel sito dell’Ambrì e spedite a una personale mailing list». Una suoneria mattutina di cifre molto apprezzata da fan e protagonisti sul ghiaccio. «Luca Cereda è molto incuriosito da certe statistiche, una decina di volte in stagione mi interpella, specialmente quando ha bisogno di motivare la squadra. Inti Pestoni invece, a inizio stagione mi ha chiesto quanto gli mancasse per raggiungere Paolo Duca nella classifica dei punti. Forse hanno fatto una scommessa tra loro…».