Brexit, tre Tory con gli scissionisti del Labour

LONDRA - Addio al Partito conservatore della prima ministra britannica Theresa May da parte di tre deputate ribelli pro-Remain, Anna Soubry, Sarah Wollaston e Heidi Allen. Il terzetto ha annunciato oggi l’adesione al Gruppo indipendente formato da otto colleghi usciti a loro volta in questi giorni dal Partito laburista di Jeremy Corbyn. E hanno motivato la scelta con il dissenso dalla linea sulla Brexit della premier e di un partito condizionato a loro dire dai falchi brexiteers dello European Research Group (Erg) e dagli alleati della destra unionista nordirlandese del Dup (Partito unionista democratico).
L’iniziativa non cambia i rapporti di forza alla Camera dei Comuni, visto che le tre hanno costantemente votato contro il governo sul dossier Brexit negli ultimi mesi, ma rappresenta comunque un colpo politico d’immagine per la May visto che i venti di scissione non riguardano più solo il Labour di Corbyn. Nello stesso tempo essa trasforma la natura del Gruppo indipendente - destinato secondo i promotori a dar vita a un possibile nuovo partito entro la fine del 2019 - dandogli i connotati di un’ipotetica futura terza forza centrista più che di centro-sinistra.
«Non possiamo più restare in un partito di governo le cui politiche e priorità sono così pesantemente condizionate dall’Erg e dal Dup, la Brexit ha rimodellato il Partito conservatore disfacendo tutti gli sforzi per modernizzarlo», accusano Wollaston, Soubry e Allen. «Il Paese ha bisogno di meglio», aggiungono, evocando «una radicale riforma della politica» britannica e la volontà di dar voce al «48% di elettori espressisi per il Remain» al referendum del 2016.