Bufera su Rfk Jr tra confessioni sui vaccini e gossip incrociati

Una catena di gossip incrociati mette sulla graticola Rfk Jr, già in questi giorni nella bufera per aver ammesso di aver personalmente ordinato ai Centers for Disease Control and Prevention (Cdc) di cambiare la posizione federale sui vaccini e l'autismo.
La moglie Cheryl Hines ha appena dato alle stampe un memoir, "Unscripted" in cui racconta la sua reazione al rapporto (apparentemente mai consumato) del marito con la giovane giornalista Olivia Nuzzi, a sua volta autrice di "American Canto": un libro, che uscirà all'inizio di dicembre, che mette al centro la sua relazione con "il politico" a causa della quale il settimanale New York, che la teneva come un fiore all'occhiello, l'ha bruscamente messa alla porta.
Cheryl è "su tutte le furie": la 60enne ex star di Curb Your Enthusiasm avrebbe detto ai suoi amici che la 32enne Nuzzi è "una fottuta bugiarda" quando sostiene che suo marito era innamorato di lei, ha riportato il New York Post. Bobbie, ha scritto Olivia in anticipazioni di "American canto" ottenute dal New York Times e da Vanity Fair (dove di recente è stata assunta come corrispondente dalla West Coast) si sarebbe detto pronto a "prendere una pallottola" per difenderla e avrebbe voluto avere un figlio da lei, quest'ultimo gossip già anticipato mesi fa da Ryan Lizza, l'ex boyfriend della reporter che in questi giorni si sta nuovamente vendicando su Substack.
Con la rivelazione che la sua ex avrebbe già avuto una relazione con un altro uomo potente sposato di cui aveva scritto, l'ex governatore della South Carolina ed ex candidato repubblicano alla presidenza Mark Sanford: l'indiscrezione su una vicenda contraria ai codici dell'etica giornalistica, avrebbe indotto Vanity Fair a ripensare il contratto con Olivia.
Crescono intanto le polemiche sull'ammissione di Rfk Jr. di aver personalmente incaricato i Cdc di cambiare sul sito la posizione federale sui vaccini. Da sempre un convinto no-vax, Kennedy ha ribadito al New York Times che non ci sono "prove scientifiche" che i vaccini non causino l'autismo ed è per questo che ha chiesto ai Cdc di modificare le linee guida con una decisione personale inconsueta per un ministro della Salute: di solito questi cambiamenti partono dai ricercatori dell'agenzia e solo in rari casi arrivano sul tavolo dell'esecutivo.
L'intervento di Kennedy è il frutto di vent'anni di attivismo anti-vaccini e dimostra il suo profondo interesse per l'argomento al di sopra di altre questioni di sanità pubblica come la cancellazione delle sovvenzioni assicurative previste da Obamacare che stanno agitando il dibattito a Washington.