Hockey

Bürgler: «Nello sport non tutto è spiegabile, ma vincere è la miglior medicina»

Il capitano leventinese commenta la vittoria sullo Zurigo, il weekend da 6 punti e il rilancio dei biancoblù dopo il burrascoso addio a Cereda e Duca
©ANDREAS BECKER
Fernando Lavezzo
11.10.2025 22:58

Eric Landry non se lo dimenticherà facilmente questo suo primo weekend da coach ad interim. Nelle prime due partite del dopo Cereda, l’Ambrì Piotta ha conquistato 6 punti. E a decidere la sfida della SwissLife Arena, contro i campioni svizzeri dello Zurigo, ci ha pensato proprio il più giovane dei due figli del tecnico québécois, Lukas, al primo gol in National League. È stata una sua deviazione nello slot, su tiro di Heim, a regalare ai biancoblù la rete del 2-1 al 47’. Un vantaggio che i leventinesi hanno poi difeso con i denti e con un paio di «big save» firmati da Gilles Senn. La squadra ha dunque reagito nel migliore dei modi al terremoto dei giorni scorsi. Senza mai strafare, ma badando al sodo, stasera l’Ambrì ha saputo togliere tempo e spazio (un mantra del Cere...) a un avversario ricco di talento, ma andato subito in confusione. Al primo tiro in porta, dopo 5 minuti di nulla, l’Ambrì è passato in vantaggio con Joly, servito in contropiede da Formenton. Vedendo i suoi ragazzi imbambolati, Marco Bayer ha speso il «time-out» già al 7’23’’, ma i ticinesi hanno continuato a controllare il match fino al loro primo power-play, non sfruttato. Subito dopo il rientro del penalizzato Baltisberger, lo ZSC è riuscito a trovare l’1-1 con Baechler al 14’32’’ (nell’occasione Malgin è andato via con troppa facilità ai difensori) e ha poi spinto fino alla prima sirena. Ma dal periodo centrale in poi, i padroni di casa hanno di nuovo faticato a rendersi pericolosi. L’Ambrì è stato aggressivo, solido, intelligente, impeccabile in box-play. Non ha forzato nulla, aspettando il momento propizio per rimettere il muso davanti.

Le parole del capitano

«Sì, siamo stati bravi a reagire a quanto successo in settimana», ha confermato Dario Bürgler a TeleTicino, che ha trasmesso la gara in diretta in collaborazione con MySports e che ha quindi avuto a disposizione il capitano, nonostante il silenzio stampa. «Sono state due vittorie diverse. Rispetto a quella di ieri con l’Ajoie, a Zurigo si è vista più fiducia, più maturità. Quando abbiamo avuto l’opportunità di cercare la giocata, lo abbiamo fatto, senza però correre rischi e pensando sempre al bene della squadra. Senn è stato bravissimo, ma davanti al nostro portiere abbiamo tutti lavorato sodo, compatti. Siamo venuti qui con la giusta serenità. La partita contro i giurassiani non è stata bellissima, ma ci ha fatto bene al morale. Non era scontato vincere in questa situazione».

Con 6 punti in 24 ore, Landry e Matte potrebbero anche meritarsi di andare avanti. «Noi giocatori - conclude Bürgler - dobbiamo soltanto mettere il lavoro davanti a tutto e fare del nostro meglio. Era così prima, è così adesso. Anche nelle scorse settimane abbiamo disputato delle buone partite, senza però ottenere risultati positivi. Nello sport non tutto è spiegabile. La testa fa spesso la differenza e la vittoria è la migliore delle medicine. Quello che è successo mercoledì fa male al cuore, ma ora dobbiamo guardare avanti e fare del nostro meglio».

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