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Calderoli shock: «Ho diretto il Senato coi drenaggi per il cancro sotto la giacca»

Il controverso esponente della Lega applaudito in aula durante il voto su un provvedimento per la lotta contro i tumori. «Non ho mai pensato di mollare» - GUARDA IL VIDEO
Roberto Calderoli (foto Keystone)
Red. Online
09.03.2019 23:40

«Ho sempre cercato di non venire mai meno ai miei impegni. Appena avevo un po’ di energie tornavo in prima fila. Poco importa se sotto la giacca tenevo nascosti i drenaggi». Parola del vicepresidente del Senato italiano Roberto Calderoli, il quale ha raccontato al Corriere della Sera la sua lotta contro il cancro, dopo aver fatto una sorta di «coming out» durante una seduta di Palazzo Madama nei giorni scorsi.

Era mercoledì e l’esponente della Lega, assai noto per le sue esternazioni spesso controverse su vari temi, era stato chiamato a dirigere dei lavori parlamentari durante i quali è stato approvato, all’unanimità, un ordine del giorno con diversi impegni per il Governo italiano contro il cancro. Subito dopo il voto, la confessione pubblica dell’esponente del Carroccio: «Il caso ha voluto che a presiedere ci sia una persona che il cancro ce l’ha avuto e da sei anni e mezzo sta combattendolo».

Sorpresi dallo slancio emotivo del collega, i senatori della vicina penisola non hanno mancato di tributargli uno scrosciate applauso, al termine del quale il leghista ha affermato: «Vi ringrazio ma era un applauso non gradito, questo, e non lo auguro a nessuno. Però vuol dire che, toccando ferro, si può anche guarire».

Nell’intervista al Corriere, Calderoli ha spiegato di essere stato colpito da un tumore all’intestino sei anni fa e d’aver subito diverse operazioni, oltre a numerose chemioterapie.

Sul perché non abbia mai pensato di lasciare, il senatore ha spiegato che «la malattia si è presentata quando la Lega è precipitata negli scandali. Non potevo chiamarmi fuori. Era una questione di sopravvivenza. Della Lega ma anche mia, perché siamo una cosa sola».