Magliaso

Campo da calcio distrutto da corvi e larve e impraticabile fino ad aprile 2026

I lavori di sistemazione costeranno oltre ventimila franchi - Situazione esasperata da trappole ai feromoni?
©Gabriele Putzu
Federico Storni
09.10.2025 06:00

Lo scorso 19 agosto l’Ufficio tecnico di Magliaso ha dichiarato impraticabile il campo da calcio. Tornerà a esserlo solo nell’aprile 2026, ha comunicato di recente il Municipio. A danneggiarlo una sfortunata concatenazione naturale. Corvi che mangiano larve lasciate da coleotteri giapponesi forse attirati lì da trappole a feromoni volute dal Cantone per raccogliere dati sulla loro presenza in Ticino. Tanto, almeno, ipotizza il Comune

Un problema vieppiù diffuso

L’impraticabilità è stata pronunciata «a seguito dei danni subiti dai numerosi corvi che hanno rimosso ampie porzioni di manto erboso, generando solchi e irregolarità che rendono il campo non sicuro per i giocatori». Si tratta, peraltro, di un fenomeno che non riguarda solo Magliaso. Diversi campi del Sottoceneri, e in particolare nel Mendrisiotto hanno lo stesso problema (vedi l’edizione del 20.8), tanto che il Morbio era stato costretto a spostarsi a Mendrisio per una partita di Coppa svizzera contro ilRapperswil.

I corvi sono attirati dalle larve del coleottero giapponese, una specie invasiva giunta nel cantone da pochi anni, di cui vanno ghiotti. Larve che a loro volta si nutrono delle radici dell’erba, facendola ingiallire e morire. A Magliaso ciò ha portato a dover rifare completamente il manto, per un costo stimato a carico del Comune di oltre ventimila franchi. Il terreno da gioco verrà tra l’altro trattato con nematodi (vermi microscopici benefici che parassitano gli insetti dannosi) al fine di eliminare le larve presenti. Si tratta peraltro dell’unico prodotto attualmente omologato per combattere le larve di popilia japonica (il nome scientifico del coleottero giapponese. I lavori prevedono inoltre la rimozione del manto erboso compromesso tramite operazioni di arieggiatura e taglio, seguite da sabbiatura per il riempimento delle buche, risemina e oconcimazione.

Il presunto colpevole

Il Comune ipotizza che la causa principale dell’infestazione possa essere ricondotta all’installazione, su richiesta del Cantone, delle trappole ai feromoni posizionate presso il campo sportivo per la raccolta dati. ll raggio d’azione del feromone può infatti estendersi fino a 5 chilometri, attirando l’insetto nell’area e intrappolandone alcuni esemplari. Non tutti evidentemente. Commenta a tal proposito il Municipio:«Per il prossimo anno si dovrà assolutamente evitare il posizionamento di tali trappole nelle vicinanze dell’area interessata».