Casa Usignolo spicca il volo per favorire l'inclusione

Autonomia e inclusione. Questi i due concetti che costituiscono le fondamenta della nuova Casa Usignolo. La struttura, situata nel centro di Minusio e per ora l’unica nel suo genere in Ticino, è il frutto di un progetto pilota sviluppato dalla Fondazione Sirio in collaborazione con la SUPSI (Dipartimento economia aziendale, sanità e sociale), con l’Ufficio invalidi del DSS e con alcuni esperti esterni. Un progetto che nasce dall’esigenza di poter offrire ad utenti psichiatrici in età pre-geriatrica o geriatrica con una debole rete sociale una realtà di vita in un contesto protetto di cui il territorio ticinese attualmente non dispone. «L’aumento della speranza di vita, e di conseguenza anche quello delle persone con disabilità, sommato alla crescita del disagio psichico nella popolazione sono di grande attualità e richiedono delle risposte innovative», ha ribadito Maurizio Battiston, direttore ancora per qualche settimana della Fondazione Sirio (vedi riquadro a fianco), nell’inaugurare ufficialmente Casa Usignolo. La struttura, esistente già da diversi anni e in precedenza gestita da un’altra fondazione che nel frattempo ha cessato l’attività, è stata completamente trasformata per rispondere al meglio, come detto, alle nuove esigenze di un’utenza sempre più in là con gli anni. Dotata di 12 posti in camere singole, 3 delle quali adatte a persone in sedia a rotelle, dispone inoltre di spazi comuni quali la sala da pranzo, atelier, due salotti con televisore, una sala riunioni, uffici per il personale, ed un’area esterna con un piccolo giardino.
Posizione strategica
La posizione di Casa Usignolo - in via San Gottardo, ovvero nel pieno centro di Minusio - favorisce l’inclusione dei suoi ospiti nel tessuto sociale circostante. Si trova infatti in prossimità di svariati servizi, negozi, esercizi pubblici e delle fermate dei mezzi pubblici ai quali gli ospiti della struttura possono far capo. «La bellezza di un Comune - ha dal canto suo rammentato il sindaco di Minusio Felice Dafond - non è data solo dalle sue infrastrutture o da una riva del lago che tutti invidiano. Un Comune è bello se sa valorizzare la solidarietà tra persone diverse, promuovendo l’inclusione. E sono certo che Casa Usignolo saprà favorire l’inserimento dei suoi ospiti nel nostro tessuto sociale. Per questo vi dico semplicemente grazie». Rammentando come il progetto promosso dalla Fondazione Sirio rifletta l’interesse politico e sociale verso le persone con disabilità, il direttore del DSS Raffaele De Rosa ha sottolineato che quello di Casa Usignolo è un contesto adatto sia dal punto di vista strutturale sia da quello delle competenze specialistiche per la presa a carico di questa fascia di popolazione confrontata, pure lei, con l’aumento della speranza di vita e quindi con i problemi legati all’invecchiamento. E riferendosi al nome della struttura, De Rosa ha ricordato le notevoli capacità vocali dell’usignolo. Capacità vocali che nell’antichità si credeva fossero addirittura curative. «Spero che le caratteristiche di questo uccellino possano arricchire la vostra comunità» è l’augurio che il direttore del DDS ha formulato all’indirizzo di ospiti e personale di Casa Usignolo.
Percorso formativo specifico
Oltre alla creazione di una struttura fisica che risponda a criteri di qualità, il progetto pilota di Casa Usignolo ha comportato anche la definizione e l’attuazione di uno specifico percorso formativo per tutto il personale in modo da creare un approccio inclusivo e un’attenzione agli aspetti riguardanti l’invecchiamento. L’ultimo tassello, ha rammentato il presidente della Fondazione Sirio Daniele Intraina, è la redazione di un documento nel quale è descritto il progetto di Casa Usignolo in tutti i suoi aspetti affinché possa fungere da esempio e da stimolo per chi volesse realizzare iniziative simili. Documento che dovrebbe essere completato entro la primavera.