Caso Aiazzone: scattano le manette

ROMA - Con il meccanismo dello svuotamento di beni da società indebitate con il fisco, il trasferimento di queste in Bulgaria, con conseguente cancellazione dal registro delle imprese per evitare l'accusa di bancarotta, hanno evaso imposte per oltre dieci milioni di euro. Per questo, ed altro, sono stati arrestati oggi gli imprenditori Gianmauro Borsano, già patron del Torino, Renato Semeraro e Giuseppe Gallo, utilizzatori del marchio Aiazzone, noto per la vendita di mobili.Su iniziativa della procura di Roma è, inoltre, finito ai domiciliari il commercialista Marco Adami, mentre per un avvocato romano, Maurizio Canfora, è stata disposta la sospensione dall'esercizio della professione. Le misure cautelari sono state emesse dal gip Giovanni De Donato su richiesta del procuratore aggiunto Nello Rossi e dei sostituti Francesca Loy e Francesco Ciardi. I provvedimenti cautelari sono stati eseguiti dal nucleo di polizia valutaria della guardia di finanza. Omesso pagamento delle imposte, bancarotta documentale e per distrazione, a seconda delle posizioni processuali, i reati contestati agli indagati.