Caso Caruso: gli studenti tornano alla carica

La battaglia è persa. Con queste parole, il 20 agosto, davamo notizia della sentenza del Tribunale cantonale amministrativo, il quale ha respinto il ricorso di un ex docente del Centro Professionale Tecnico di Mendrisio contro la decisione di disdetta del rapporto d’impiego da parte del Consiglio di Stato. Il caso è quello ormai noto che vede coinvolto il professor Roberto Caruso.
L’insegnante era stato sospeso prima della fine della scuola, nel giugno 2024, intervistato dai media, reintegrato da una sentenza del TRAM (era stato violato il suo diritto a essere sentito) e nuovamente sospeso dal DECS il 29 agosto, in vista dell’inizio dell’anno scolastico, e infine licenziato. All'ormai ex docente, in sostanza, è stato contestato di avere assunto toni e atteggiamenti irrispettosi nel segnalare ai superiori problemi riportati dalle allieve e dagli allievi del CPT di Mendrisio, ciò che avrebbe rotto il rapporto di fiducia con l’Autorità di nomina.
Alcuni studenti avevano scritto al Consiglio di Stato in difesa del professor Caruso, poi avevano convocato una conferenza stampa durante la quale il docente licenziato era stato descritto come l’unico «punto di riferimento». Il 26 agosto scorso hanno mandato una mail ai cinque consiglieri di Stato (e al cancelliere). Mittente: il collettivo di studenti ed ex studenti del settore professionale Scintilla Studentesca: «La sentenza del Tribunale Amministrativo che conferma il suo licenziamento ci ha lasciati senza parole. Dopo che la sua sospensione era stata annullata, avevamo sperato nel suo ritorno in classe: per noi sarebbe stato un segnale positivo e di rinnovamento. Invece non è successo e questo, oltre a essere un’occasione persa, ci sembra anche un precedente grave per tutta la scuola».
Il collettivo si dice «perplesso», perché «il professor Caruso la nostra fiducia l'ha sempre avuta». «È difficile accettare che la voce di chi vive la scuola ogni giorno conti meno di impressioni interne o logiche di potere. Dunque, ci chiediamo: per chi è davvero la scuola?». Studenti ed ex studenti riferiscono pure di avere scritto una lettera al direttore del centro, nel mese di febbraio. Ma, denuncia, «chi denuncia viene ignorato, chi sbaglia rimane al suo posto».
Quindi, la richiesta al Consiglio di Stato «di tornare sui propri passi»: «Vi chiediamo un gesto concreto, un segnale di rettitudine e responsabilità: riassumere il professor Caruso. Non solo per sanare un’ingiustizia, ma per dimostrare che le istituzioni possono ancora riconoscere i propri errori, mettere al centro gli studenti e ricostruire fiducia»
