Caso Hospita, prospettato l'abbandono del procedimento per un'indagata

Nelle scorse settimane la procuratrice pubblica Chiara Borelli ha prospettato la chiusura dell’inchiesta penale alle persone indagate nel cosiddetto caso Hospita, indicando l’intenzione di promuovere l’accusa verso i principali indagati della vicenda, vale a dire il sindaco (sospeso) di Bioggio Eolo Alberti, difeso dall’avvocato Pierluigi Pasi, e l’ex contabile della società, difeso dall’avvocato Massimiliano Parli. Per contro la procuratrice ha prospettato l’emanazione di un decreto d’abbandono nei confronti della moglie di Alberti, pure sospettata di possibili reati finanziari. La circostanza ci è stata confermata dall’avvocato della donna, Diego Della Casa, il quale ci ha anche riferito che in seguito alla comunicazione è stata avanzata un’istanza di risarcimento a mo’ di riparazione dei disagi subiti per essere stata indagata. L’istanza sarà vagliata innanzitutto dalla stessa procuratrice ed evasa con l’effettiva emissione del decreto d’abbandono nei confronti della donna, che quindi - a meno di clamorosi sviluppi - esce di fatto dal procedimento. Per gli altri indagati le accuse dovrebbero essere formalizzate in tempi relativamente brevi, senza particolari sorprese rispetto a quanto emerso finora. L’ipotesi accusatoria è che dalla Hospita siano usciti illegalmente centinaia di migliaia di franchi, soprattutto per finanziare un investimento immobiliare. Le ipotesi di reato sono di appropriazione indebita e amministrazione infedele. Gli indagati contestano di aver commesso illeciti. Al vaglio vi è anche la posizione del segretario comunale di Bioggio, per una presunta violazione del segreto d’ufficio: su questo fronte non vi sono novità.