TPF

Caso Lauber: a Michel Platini non è stata concessa la qualità di parte

Il Tribunale penale federale ha respinto un ricorso dell'ex presidente della UEFA
© CdT/Gabriele Putzu
Ats
08.02.2023 13:08

A Michel Platini non è stata concessa la qualità di parte nel procedimento penale contro l'ex procuratore generale della Confederazione Michael Lauber e il presidente della FIFA Gianni Infantino. Il Tribunale penale federale (TPF) ha respinto un ricorso dell'ex presidente della UEFA.

L'ex campione francese aveva argomentato dicendo di essere stato leso nei suoi diritti, in particolare per quel che riguarda la sfera privata, dagli incontri segreti e non verbalizzati avvenuti fra il 2015 e il 2017 fra l'ex Ministero pubblico della Confederazione (MPC) e Infantino. Lo si legge nella decisione della Corte d'appello del TPF pubblicata oggi.

Secondo la corte i diritti di Platini non sono stati violati e per questo l'ex calciatore non farà parte del processo.

L'ex numero 10 della nazionale francese stima che l'MPC, durante gli incontri, sia stato informato degli ormai famosi due milioni di franchi che gli sono stati versati nel 2011 dalla Federazione internazionale di calcio (FIFA). Secondo Platini questo ha portato ad aprire un'inchiesta penale nei suoi confronti e nei confronti dell'ex presidente della FIFA Sepp Blatter.

L'Unione delle federazioni calcistiche europee (UEFA) aveva dal canto suo sospeso il francese per otto anni, in seguito abbassati a quattro. Platini aveva inoltre dovuto ritirare la sua candidatura per la presidenza della FIFA.

Secondo Platini, insomma, non può essere una coincidenza che la Procura, fra 10 terabyte di dati forniti dalla FIFA, abbia individuato proprio il versamento da due milioni per lanciare la procedura. Nel luglio 2022 sia Blatter che Platini sono stati assolti, ma il MPC ha fatto ricorso contro la sentenza.