Caso Orlandi: forse oggi la verità

Aperta la tomba del boss della Magliana - Trovati i resti di un uomo
AtseAnsa
14.05.2012 09:37

ROMA - Nella bara tumulata nella basilica di Sant'Apollinare a Roma «c'è il corpo di un uomo corrispondente a quello di Enrico De Pedis». È quanto si è appreso da fonti qualificate dopo i primi accertamenti seguiti all'apertura della bara dell'ex boss della Banda della Magliana.Stamane è stata aperta la tomba di Enrico De Pedis, ucciso in un regolamento di conti il 2 febbraio 1990. La perizia sui resti del boss è stata disposta dalla Procura di Roma in relazione all'inchiesta sul caso di Emanuela Orlandi scomparsa nel 1983. Il nome di Enrico De Pedis, detto «Renatino»,  è stato messo in relazione con quello della ragazzina figlia di un commesso pontificio scomparsa in circostanze mai chiarite quando aveva 15 anni.

Nel settembre del 2005 arrivò una telefonata a «Chi l'ha visto» e un uomo disse che se si voleva sapere la verità bisognava cercarla nella tomba di De Pedis. A questo si aggiungono le dichiarazioni di Sabrina Minardi, all'epoca amante di De Pedis: fu lei a dire che Emanuela era morta e ad attribuirne la responsabilità a «Renatino».Sull'attendibilità della Minardi non sono mancati dubbi. Così come non sono in molti a credere che dentro la tomba si ritroveranno anche i resti di Emanuela. Altra cosa è capire che ruolo può aver giocato un'organizzazione criminale come la banda della Magliana e se il Vaticano e lo stesso Papa possano essere stati oggetto di ricatto.