Caso Ruby da oggi in aula a Milano

MILANO - Sarà un'udienza lampo quella che mercoledì mattina, alle 9.30, darà il via a Milano al processo a Silvio Berlusconi, imputato di concussione e prostituzione minorile per la vicenda Ruby. Il processo non sarà fermato dalla decisione della Camera di sollevare il conflitto di attribuzione tra i poteri dello Stato, a meno che i giudici non accolgano una precisa istanza della difesa, oppure arrivi una pronuncia definitiva della Consulta che rimandi il caso al Tribunale dei Ministri.
Mentre è giallo sulla trascrizione di tre telefonate intercettate tra alcune ragazze e il capo del Governo finite negli atti dell'indagine sui presunti festini a luci rosse invece di rimanere in cassaforte solo come file audio per poi essere distrutte, nel pomeriggio sono terminati gli ultimi preparativi per il "processo dell'anno".
L'appuntamento è nell'aula della prima Corte d'Assise d'Appello. Sono attesi moltissimi giornalisti italiani e stranieri e schiere di curiosi, compresi i supporter di Berlusconi. Davanti ai giudici, tutte donne, della quarta sezione penale del Tribunale a rappresentare l'accusa ci sarà di certo il pm Antonio Sangermano, forse affiancato dal procuratore aggiunto Ilda Boccassini.
Per la difesa del premier, ci dovrebbe essere Giorgio Perroni. Per Ruby, che non verrà in aula, ci sarà l'avvocato Paola Boccardi, per l'eventuale e sembra probabile, costituzione di parte civile della giovane marocchina.