Catalogna, notte in carcere per Forcadell

La presidente del Parlamento catalano potrà uscire solo dopo il pagamento della cauzione di 150 mila euro
Red. Online
09.11.2017 22:30

MADRID- La presidente del parlamento catalano Carme Forcadell trascorrerà la notte in carcere e potrà uscire solo dopo il pagamento della cauzione di 150 mila euro fissata dal procuratore del Tribunale Supremo spagnolo. Lo riferisce La Vanguardia online.

Dopo avere ottenuto la incarcerazione del vicepresidente Oriol Junqueras e di mezzo Govern destituito, la procura spagnola ha chiesto questa sera la detenzione preventiva per la presidente del Parlamento catalano Carme Forcadell.

Giovedi scorso il giudice della Audiencia Nacional di Madrid Carmen Lamela aveva mandato in prigione gli otto membri del governo catalano destituito da Madrid e chiesto l'arresto del presidente Carles Puigdemont e dei 4 ministri che si trovano con lui in Belgio. Ma il 'President' non si arrende: con mezzo Govern già in prigione, 'esule' a Bruxelles con la minaccia di una estradizione verso la Spagna, Puigdemont oggi ha annunciato la creazione di una struttura di "governo legittimo" in esilio.

Un annuncio che interviene mentre la morsa di Madrid si fa sempre più stretta. Oggi Lamela ha anche respinto la richiesta di rimessa in libertà di Junqueras e dei sette 'ministri' in carcere a Madrid. Tutti, come Puigdemont e Forcadell, sono accusati dalla giustizia spagnola di "sedizione" e "ribellione". Rischiano 30 anni di carcere. E, subito, due anni di detenzione preventiva.

Dall' 'esilio' belga Puigdemont si è scagliato non solo contro "la decadenza democratica dello Stato spagnolo" ma anche contro "gli abusi di una Ue che ha appoggiato in maniera vergognosa le azioni repressive spagnole". La situazione della Catalogna dopo il duro commissariamento scatenato da Madrid all' indomani della dichiarazione di indipendenza del 27 ottobre, con una parte del Govern in carcere, l'altra in esilio e il parlamento chiuso "è chiaramente contraria allo Stato di diritto e all'ordinamento europeo".

Le denunce di Puigdemont non hanno per ora scalfito l'allineamento dei governi europei e dell'Ue sul premier spagnolo Mariano Rajoy. A Salamanca oggi accanto a Rajoy il presidente della Commissione europea Jean-Claude Juncker ha confermato l'appoggio dell'eurogoverno a Madrid contro i "veleni nazionalisti" e "qualsiasi forma di separatismo che indebolisca l'Europa e porti frattura e divisione".