Cent’anni di Expo Italo-Svizzera

Il centenario dell’Expo Italo-Svizzera ha riportato la Val d’Ossola e il suo territorio al centro di un racconto che intreccia storia, cultura e futuro. Si tratta non soltanto di una celebrazione, ma di una riproposizione moderna del concetto stesso di Expo: nata come esposizione agricolo-industriale, oggi l’evento non prevede espositori nel senso tradizionale, ma è strutturato come festival diffuso. Il programma, inaugurato venerdì 12 settembre e che proseguirà fino al 21, è fitto e variegato, capace di alternare momenti solenni a iniziative popolari, spettacoli, mostre, incontri e degustazioni. Occasione che restituisce forza al legame tra il Canton Ticino e Ossola, terre di confine attraversate dalla ferrovia Domodossola Locarno.
La cerimonia di apertura, nella cornice suggestiva della Collegiata di Domodossola, ha avuto come protagonisti i Cameristi della Scala. La musica ha dato il tono a una manifestazione che vuole celebrare l’incontro tra tradizione e innovazione, proprio come già avvenne cento anni fa quando la prima edizione, nel 1925, mostrava le eccellenze agricole, industriali e artigianali di due territori che si affacciavano l’uno sull’altro attraverso le montagne. Quel passato ritorna oggi nei percorsi espositivi allestiti a Palazzo Rosmini: fotografie d’epoca, documenti originali, manifesti e oggetti che permettono al visitatore di rivivere lo spirito degli anni Venti e di percepire l’entusiasmo di una comunità che guardava con fiducia al futuro.
Non ci sono però soltanto le mostre. L’Expo 2025 si presenta come un festival diffuso che attraversa la città e le valli. I mercati tematici offrono prodotti tipici ossolani e ticinesi, dai formaggi alle lavorazioni artigianali, mentre le piazze ospitano spettacoli teatrali e concerti che animano le serate. Nei giorni scorsi si sono tenuti i primi incontri dedicati ai temi del turismo sostenibile e della mobilità alpina, con un’attenzione particolare alla ferrovia Vigezzina-Centovalli, arteria che da oltre un secolo collega Locarno a Domodossola e che resta simbolo tangibile della cooperazione transfrontaliera.
Nei prossimi giorni il calendario prevede conferenze storiche, spettacoli dedicati alle nuove generazioni, laboratori enogastronomici e visite guidate lungo l’asse Domodossola-Locarno, con fermate nelle valli per far conoscere da vicino le tradizioni locali. Il 18 settembre si terrà un dibattito dedicato al futuro delle Alpi come spazio di incontro e non di isolamento, mentre il 20 sarà la volta di un grande concerto corale che unirà voci provenienti da entrambi i lati del confine.
L’Expo Italo-Svizzera 2025 non è soltanto una celebrazione del centenario, ma un’occasione concreta per mettere in dialogo comunità, istituzioni e territori. Attraverso mostre, spettacoli, incontri e iniziative diffuse, l’evento restituisce vitalità a un legame storico che continua a produrre effetti nel presente.