CERN, la scienza che comunica

«Vorrei costruire solo ponti». Sorride Renzo Piano durante la cerimonia tenutasi sabato a Ginevra: il CERN, il più importante laboratorio di fisica delle particelle al mondo, ha inaugurato il suo nuovo centro per la divulgazione scientifica, il Science Gateway.
Progettato proprio dall’architetto di fama mondiale Renzo Piano. «Sì. Vorrei costruire solo ponti come questo - spiega Piano - dove l’esterno è collegato all’interno, la popolazione alla ricerca, dove i giovani studenti possono conoscere gli scienziati, possono entrare in contatto con la scienza: vederla, toccarla comprenderla». Perchè i ponti collegano, e questa nuovissima struttura innovativa e sostenibile offre ai visitatori di tutte le età la possibilità di scoprire i misteri dell’universo e le sfide della ricerca.
E allora, come invita Piano, «Welcome on board». Questo edificio - il Science Gateway - è “carbon neutral” grazie ai pannelli solari che producono più energia di quella consumata. Il centro si ispira alla forma tubolare degli acceleratori del CERN, che si estendono per chilometri sotto il confine tra Svizzera e Francia. Un ponte aereo collega i due edifici principali, che ospitano mostre, laboratori, auditorium: un nuovo mondo che coglie più che mai quella necessita di far toccare con mano la scienza anche a chi di scienza non ne ha mai capito nulla.
«Non siamo un museo e nemmeno una scuola, bensì un centro di ricerca», ha spiegato la direttrice del CERN Fabiola Gianotti, che auspica con questa apertura un maggiore coinvolgimento della popolazione mondiale ai processi scientifici: «Vogliamo stimolare la curiosità, la creatività e il pensiero critico dei visitatori, mostrando loro la bellezza e i valori della scienza».
Il potere dell’istruzione
Il progetto è costato 100 milioni di franchi ed è stato realizzato grazie al sostegno di diversi sponsor privati, tra cui la Stellantis Foundation, che ha contribuito con 45 milioni di franchi svizzeri. L’auditorium del centro porta infatti il nome di Sergio Marchionne, l’ex amministratore delegato di Fiat Chrysler Automobiles e Ferrari, scomparso nel 2018. «La Stellantis Foundation è orgogliosa di collaborare con un’istituzione di questo livello nell’apertura al pubblico del nuovo Science Gateway, che celebra anche un grande innovatore come Marchionne», ha affermato John Elkann, presidente di Stellantis. «La mia famiglia e io crediamo fortemente nel valore dell’istruzione, che è anche la missione della Fondazione Agnelli: un impegno che oggi rafforziamo con convinzione e passione». Il Science Gateway permetterà al CERN di ampliare la sua offerta di attività didattiche e culturali, raggiungendo fino a mezzo milione di persone all’anno. Tra le attrazioni ci sono esperimenti di fisica per studenti dalle scuole elementari alle superiori, tour interattivi, esplorazione delle principali tecnologie sviluppate dal CERN, e molto altro.
Risposte alle domande di tutti
«Il COVID e la guerra in Ucraina - spiega la direttrice Gianotti - non hanno fermato il nostro progetto che ora è realtà». È, così come si vede, una vera e propria occasione di conoscenza, di scoperta e di contatto. «La scienza unisce le persone e mostra ciò che l’umanità può raggiungere quando mettiamo da parte le nostre differenze e ci concentriamo sul bene comune. La scienza dà speranza e fiducia in un futuro migliore», spiega Gianotti. E allora ecco che durante l’inaugurazione ad accompagnare i visitatori c’erano gli scienziati della comunità del CERN. «Sappiamo che la gente ama ascoltare come funziona il lavoro che facciamo, incontrandoci e parlando con noi», spiega la direttrice. «In fondo cerchiamo risposte alle domande che si pone qualunque persona: come è nato e da cosa è formato il nostro universo». E poi, tra le tante attività, a guidare il pubblico c’erano anche i figli degli scienziati e dei ricercatori: è stato entusiasmante per i presenti vedere con gli occhi di bambini tra 7 e 12 anni quali sono gli ingredienti degli atomi, creare una stella al computer e osservare cosa accade quando due buchi neri si scontrano.
Ed è sorprendente comprendere l’importanza di tali attività per i giovani: «Il CERN è noto per le sue scoperte rivoluzionarie nel campo della fisica delle particelle, come quella del bosone di Higgs nel 2012», afferma un ragazzo tedesco. «Penso che per me e i miei coetanei sia una grande opportunità poter vedere, toccare e svolgere tutte queste attività all’interno di questa struttura per potersi avvicinare e comprendere le materie STEM». Ed è proprio al CERN che si trova il Large Hadron Collider (LHC), il più grande e potente acceleratore di particelle al mondo, che fa scontrare protoni per analizzare i frammenti della materia. E se dall’alto il Science Gateway assomiglia a un’astronave, dal basso si distingue per il ponte a forma di tubo (come i tunnel di LHC che corrono 100 metri sotto terra) che attraversa la strada tra il CERN e Ginevra e unisce due mondi in un legame indissolubile: quello della conoscenza.
I misteri del cosmo
Mentre il progetto completo è stato lanciato nel 2018, la costruzione del campus Science Gateway del CERN di Ginevra è durata poco più di due anni e la posa della prima pietra è avvenuta il 21 giugno 2021. Il risultato? Un luogo in cui esplorare la fisica delle particelle e divertirsi a imparare grazie a laboratori didattici pratici adatti a tutte le età, specialmente ai più giovani. L’ambizione è infatti quella di fare scoprire aspetti curiosi della scienza immergendosi in una dimensione tanto sorprendente quanto affascinante. E per incentivare i visitatori ci si è concentrati su un progetto che consiste in un complesso immersivo aperto gratuitamente al pubblico sei giorni alla settimana. Cosa rende questa struttura unica al mondo? Tra stelle, galassie, supernove, nebulose e altri elementi dello spazio, da lunedì si può ammirare l’universo, osservabile tramite telescopi e altri strumenti. E poi, all’interno di uno dei tubi, una parete che separa dall’universo primordiale, marcando il confine con ciò che possiamo osservare guardando indietro nel tempo. Grazie poi all’illuminazione suggestiva e alle animazioni coinvolgenti, diventa possibile esplorare i misteri del cosmo e dello spazio subatomico, con tutte le implicazioni filosofiche che ne derivano.
Nel verde
Ma non è finita qui. Come sottolinea chi ha progettato la struttura, l’architetto Renzo Piano, è evidente una grande, grandissima, attenzione all’ambiente. Oltre ai quasi 4mila metri quadrati di pannelli solari per la produzione di energia, attorno al Science Gateway si estende una giovanissima foresta all’interno della quale si contano più di 400 alberi e 13mila arbusti, i quali danno forma ad un suggestivo percorso pedonale immerso nella natura. E allora, visto che questo nuovo edificio rappresentante un ponte reale e metaforico tra esperti e pubblico l’auspicio è che sempre più giovani, sottolineano Fabiola Gianotti e John Elkann, si interessino alle discipline scientifiche visto che il numero di occupati in ambito Stem (scienza, tecnologia, ingegneria e matematica) sta aumentando tre volte più velocemente rispetto agli altri settori. Che dire? Un’iniziativa che è in linea con la ben nota evoluzione del mercato del lavoro in Svizzera e nel mondo intero.