CERN: nuovo acceleratore di 100 km

Ats
06.02.2014 16:31

GINEVRA - Non appena iniziate le attività dell'acceleratore LHC (Large Hadron Collider o grande collisore di adroni), il CERN guarda già al futuro: l'Organizzazione europea per la ricerca nucleare progetta la costruzione di FCC (Futuro collisore circolare), un anello di una circonferenza di 100 chilometri ricavato nel sottosuolo della regione situata a cavallo fra Ginevra e la Francia. Le prime esplorazioni saranno condotte la prossima settimana e un convegno sul progetto, cui parteciperanno un centinaio di ricercatori del mondo intero, si terrà fra mercoledì e sabato all'Università di Ginevra, scrivono oggi il "Tages-Anzeiger" e il "Bund".

In un comunicato, il CERN sottolinea che il LHC è stato concepito negli anni Ottanta per entrare in attività 25 anni dopo. È dunque il momento di pensare al suo successore. L'anello che subentrerà al LHC dovrebbe rappresentare una circonferenza di 80-100 chilometri ed essere in grado di raggiungere l'energia mai registrata finora di 100 TeV (teraelettronvolt), contro 14 TeV per il LHC. Parallelamente è allo studio da diversi anni la costruzione di un collisore lineare compatto (CLIC), un acceleratore rettilineo di 80 chilometri, anch'esso interrato fra Ginevra e la Francia. Gli Stati Uniti e il Giappone hanno tuttavia manifestato il loro interesse per accogliere l'impianto sul loro territorio.

Gli studi sulla fattibilità e il costo di entrambi gli acceleratori dovranno essere portati a termine entro il 2018/2019, quando sarà ridefinita la strategia europea in materia, precisa il CERN. In attesa del FCC, il LHC dovrebbe funzionare ancora per vent'anni. Attualmente fermo, l'impianto tornerà in attività nel 2015. In seguito subirà un "ammodernamento", con la dotazione di nuovi strumenti che permetteranno di aumentarne la luminosità. Questo programma - che porta il nome di HL-LHC (High Luminosity LHC) - ha quale obiettivo di aumentare di dieci volte il numero di collisioni entro il 2024. "Sappiamo ancora poche cose sul bosone di Higgs e stiamo tentando di trovare la materia nera e di accertare l'esistenza della supersimmetria. Soltanto i futuri risultati del LHC saranno in grado di indicarci le piste delle ricerche da condurre e il tipo di acceleratore maggiormente indicato", commenta Sergio Bertolucci, direttore della ricerca e dell'informatica del CERN.