Musica

Cesare Cremonini e la generazione di 50 Special

Il 27 maggio del 1999 usciva una delle più generazionali fra le canzoni generazionali – «Una nuova canzone di una band di cinque scalmanati ragazzi emiliani che farà da colonna sonora all’estate italiana», scrive oggi l'autore
Stefano Olivari
27.05.2024 10:43

Il 27 maggio del 1999 usciva 50 Special, una delle più generazionali fra le canzoni generazionali. Perché se tutti anche oggi conoscono Cesare Cremonini, bisogna avere una determinata età per collegare quelle canzoni, perché non hanno fatto soltanto 50 Special, al nome Lùnapop. Che a molti scalda il cuore non soltanto per la musica, arrivata ai giorni nostri con Cremonini, ma per il mondo di fine millennio che evoca, con tutte le sue citazioni e le sue vibrazioni.

…Squérez?

L’originalità dei Lùnapop non risiede nell’avere fatto una sola canzone famosa, nel 90% dei casi funziona così, e nemmeno per il non dovere nulla a Sanremo (quando chiedono di partecipare fra le Nuove Proposte vengono scartati), ma per avere fatto un solo album in generale, da cui nei loro due anni di vita sono stati estratti singoli tutti entrati nella memoria collettiva. Dentro …Squerez?, che in linguaggio lunapoppese (che non è proprio il bolognese) significa «Merda» ci sono infatti Qualcosa di grande, Un giorno migliore, Resta con me, Vorrei e Se ci sarai, oltre ovviamente a 50 Special. Un album d’esordio e di fine clamoroso, con testi e musiche quasi tutti di Cremonini, che esce il 30 novembre sempre di quel 1999 e su cui i Lùnapop camperanno per due anni.

Nel 2000 vincono il Festivalbar, nell’edizione presentata da Fiorello e Alessia Marcuzzi, con Qualcosa di grande, e non si contano i premi e le apparizioni televisive quasi quotidiane. Ma le ambizioni personali di Cremonini, non soltanto nella musica, portano all’inevitabile rottura. Dopo il Festivalbar 2001, dove portano Resta con me, nessuno li vedrà mai più insieme e soltanto Nicola Balestri, per tutti Ballo, seguirà il leader. Alla base della separazione anche dissidi fra i genitori, una volta cambiate le dimensioni finanziarie del fenomeno Lùnapop, da liceali di provincia a popstar. I Lùnapop hanno ballato non una sola estate, ma tre estati. Comunque poco, al punto che soltanto pochi maniaci ricordano i nomi degli altri tre: Michele Giuliani, Gabriele Gallassi e Alessandro De Simone. Dopo qualche tentativo post Lùnapop nella vita hanno fatto altro.

Bologna

L’Italia in cui nascono i Lùnapop è molto caratterizzata, oltre che diversa da quella attuale. Al governo c’è l’Ulivo, quindi il centro-sinistra, con Massimo D’Alema premier, in un Occidente relativamente omogeneo fra Clinton negli Stati Uniti, Blair nel Regno Unito, Jospin in Francia, Schröder in Germania, mentre in Svizzera per la prima volta è una donna, la socialista Ruth Dreifuss, a presiedere la Confederazione. Insomma, un vento di un certo tipo in un’Europa dove dieci anni prima sono caduti i muri, non soltanto quello di Berlino, ma dove si crede ancora di vivere in un mondo protetto rispetto ai problemi e alle minacce esterne. Tutti sono ancora convinti che in qualche modo vivranno meglio dei propri genitori. Poche città come Bologna sintetizzano lo spirito decisamente post-comunista di questa sinistra europea ed europeista, e del resto a Bologna ed in generale in Emilia la musica, anche (soprattutto) quella leggera, ha un qualcosa di politico. Non che Dalla, Morandi, Guccini, Carboni, Vasco Rossi, Zucchero, Ligabue, eccetera abbiano mai fatto politica direttamente, anzi in certi casi (soprattutto Vasco) hanno avuto problemi con la sinistra tradizionalmente al potere a Bologna, ma certo sono cresciuti respirando una certa aria e riproponendola nelle canzoni, anche in quelle apparentemente più leggere. Ecco, l’immaginario di 50 Special, al di là dell’iconica Vespa buona per tutte le stagioni, poteva nascere soltanto a Bologna ed in quella Bologna di fine millennio.

X-Millennial

I Lùnapop sono il gruppo di chi andava al liceo o comunque alle medie superiori a fine anni Novanta e lo stesso Cremonini, nato nel 1980, rappresenta alla perfezione quella generazione formatasi negli anni Novanta. Se la Generazione X inventata da Douglas Coupland è quella dei nati dal 1965 al 1980, i Millennial, o Generazione Y, sono quelli nati fra il 1981 e il 1996. Un periodo troppo lungo perché tutti abbiano ricordi comuni, ma certo chi è nato fino alla metà degli anni Ottanta è oggi fra i più giovani a poter dire di avere ricordi analogici, anche se non in bianco e nero, e soprattutto ricordi di un mondo senza Internet. Un mondo in cui aveva senso parlare di dischi, libri, giornali, canali televisivi, distanze, e in cui la tecnologia portava un miglioramento rispetto rispetto alla vita precedente, non un cambio di paradigma, a meno di voler paragonare il passaggio dal vinile al CD all’entrata dell’intelligenza artificiale in ogni attività. Un mondo ancora molto fisico, fatto di oggetti e di esperienze.

«Vespe truccate anni '60 - Girano in centro sfiorando i 90 - Rosse di fuoco, comincia la danza - Di frecce con dietro attaccata una targa - Dammi una Special, l'estate che avanza - Dammi una Vespa e ti porto in vacanza - Ma quanto è bello andare in giro con le ali sotto ai piedi - Se hai una Vespa Special che ti toglie i problemi - Ma quanto è bello andare in giro per i colli bolognesi - Se hai una Vespa Special che i toglie i problemi - E la scuola non va - Ma ho una Vespa, una donna non ho - Ho una Vespa, domenica è già - E una Vespa mi porterà (Mi porterà, mi porterà) Fuori città»in 50 Special il disagio dei giovani di ogni epoca, ma anche l’amara leggerezza di fine millennio. L’ultimo decennio di un Occidente (perché di questo si sta parlando, lo stesso periodo in Etiopia o in Cina è stato vissuto in maniera diversa) ancora locomotiva del mondo.

Streaming

Cremonini ha raccontato di avere scritto questa canzone ispirato da Jack Frusciante è uscito dal gruppo, il romanzo culto scritto pochi anni prima dal bolognese (…) Enrico Brizzi ed ambientato a Bologna (…). Protagonista un diciassettenne, Alex, sospeso fra l’odio per il conformismo tipico e le attrattive del conformismo stesso: in un certo senso la storia dei Lùnapop e di Cremonini, certo non un personaggio di rottura ma anzi sempre bene inserito nei meccanismi della discografia e dello showbusiness. Al di là di ciò che rappresenta 50 Special per ognuno di noi, il vero salto generazionale è questo: ieri, ai tempi di Cremonini ed ovviamente anche più indietro, un divismo basato su una scelta forte come quella di uscire di casa, dopo avere letto una recensione o ascoltato il consiglio di un amico, andare in un negozio di dischi, pagare il disco, portarlo a casa e farselo piacere anche. Nel 2001, proprio quando l’avventura dei Lùnapop stava avviandosi all’epilogo, i vari Napster e eMule avevano aperto la strada a quello che sarebbe diventato lo streaming musicale, e intanto Steve Jobs annunciava la nascita di iTunes. La musica stava smettendo di essere qualcosa di fisico, come le esistenze di milioni di ragazzi. In ogni caso l’unico album dei Lùnapop rimane, con quasi 2 milioni di copie fisiche vendute, uno dei maggiori successi discografici italiani. Ecco perché i 25 anni di 50 Special non sono un anniversario come tanti altri.