Il punto

Che cos'è questa storia del Boeing 747-8 regalato a Donald Trump?

In realtà non è proprio un dono, o non ancora perlomeno, ma una concessione per uso temporaneo: l'aereo, visti i ritardi di Boeing, dovrebbe fungere da Air Force One temporaneo
©Manuel Balce Ceneta
Marcello Pelizzari
12.05.2025 10:31

Un Boeing 747-8 dal Qatar? Sì, ne stiamo discutendo. La Casa Bianca, dopo le prime rivelazioni, ha intavolato una trattativa con la famiglia reale qatariota. Al centro, appunto, il jumbo jet, destinato – scrivono i beninformati – a diventare il nuovo Air Force One presidenziale, considerando i ritardi accumulati da Boeing nella consegna dei due velivoli acquistati durante il primo mandato di Donald Trump e, parallelamente, la frustrazione del tycoon, costretto a viaggiare su velivoli vecchi e sempre più costosi da mantenere.

Tramite una nota, il Qatar ha negato che l'aereo venga trasferito a mo' di regalo agli Stati Uniti. L'Emirato, per contro, ha spiegato che i due Paesi stanno valutando un trasferimento «temporaneo» del Boeing, dal valore di 400 milioni di dollari, mentre secondo CBS News il 747-8 verrà infine donato alla biblioteca presidenziale di Donald Trump al termine del suo mandato. Parentesi: per biblioteca presidenziale, o Presidential Library, si intende una rete di biblioteche degli Stati Uniti, ciascuna delle quali istituita da un ex presidente da cui prende il nome. Queste non sono biblioteche vere e proprie, ma luoghi in cui sono conservati e resi disponibili i documenti, i registri, le collezioni storiche e altri oggetti appartenuti a ogni presidente.

La notizia, in ogni caso, è succosa, anche perché Trump questa settimana visiterà proprio il Qatar. Le negoziazioni, hanno spiegato fonti qatariote di altissimo livello, sono in corso fra il Ministero della Difesa dell'Emirato e il Dipartimento della Difesa americano. L'aereo, al di là degli aspetti legali e costituzionali, per tacere della questione «regalo», non sarebbe comunque pronto all'uso o, meglio, non potrebbe fungere subito da Air Force One. Prima, infatti, servirebbero profonde modifiche affinché il 747-8 non sia soltanto un velivolo ma una vera e propria fortezza volante. 

I critici, per contro, sono già partiti all'attacco. Sollevando, come detto, questioni legali e al contempo etiche. Ieri, domenica, la portavoce della Casa Bianca, Karoline Leavitt, ha ribadito che «qualsiasi dono offerto da un governo straniero viene sempre accettato nel pieno rispetto di tutte le leggi vigenti». E ancora: «L'amministrazione del presidente Trump si impegna alla piena trasparenza». Difendendo i negoziati con il Qatar, sempre ieri, Trump ha parlato dell'aereo come di un dono e ha detto che gli è stato offerto gratuitamente in un post sul suo socia Truth. «Quindi il fatto che il Dipartimento della Difesa riceva in regalo, GRATUITAMENTE, un aereo 747 per sostituire temporaneamente l'Air Force One, vecchio di 40 anni, in una transazione molto pubblica e trasparente, infastidisce a tal punto i democratici disonesti da insistere affinché paghiamo, a fior di quattrini, l'aereo».

L'attuale flotta della Casa Bianca, ricordiamo, è composta da due Boeing 747-200B personalizzati per l'uso presidenziale. Personalizzati o, meglio, dotati di sofisticate apparecchiature di comunicazione nonché di uffici e sale conferenze. Gli aerei sono in uso rispettivamente dal 1990 e dal 1991. I cosiddetti Air Force One, solitamente, passano di amministrazione in amministrazione. Solo la biblioteca presidenziale di Ronald Reagan ne possiede uno: ha volato per sette presidenti prima di essere donato. 

Il 747-8 offerto dal Qatar è una versione decisamente più recente della cosiddetta "regina dei cieli". Secondo ABC News, i qatarioti hanno trasformato l'aereo in un palazzo volante. Di che soddisfare, insomma, il gusto per l'eccesso tipico di Donald Trump. Boeing, anni fa oramai, era stata incaricata dalla Casa Bianca di preparare due nuovi Air Force One. Durante il suo primo mandato, il tycoon aveva annunciato l’acquisto di due 747-8 per ringiovanire, finalmente, la flotta presidenziale. Il nuovo, anzi i nuovi Air Force One, tuttavia, a oggi non sono ancora realtà. Il lungo processo di trasformazione degli aeroplani, infatti, ha (incredibilmente) preso più tempo del previsto. E così, la messa in servizio, annunciata inizialmente per il 2024, è slittata sempre di più: 2026, 2027, ora addirittura 2029. Lo scorso febbraio, paradossalmente ma nemmeno troppo a bordo del vecchio Air Force One, Trump si era lamentato pubblicamente di Boeing e dei ritardi accumulati. «Potremmo comprare un aereo o prendere un aereo, o qualcosa del genere» si era lasciato scappare in quell'occasione.

Trump e il Qatar, concludendo, sono amici di vecchia data. Durante il primo mandato dell'attuale presidente, infatti, le relazioni diplomatiche fra i due Paesi erano state molto intense e fruttuose: nel 2019, era stato annunciato ad esempio che l'Emirato avrebbe effettuato un grande ordine di aerei americani. Dal canto suo, Doha non è nuova a regali così esagerati: nel 2018, ad esempio, offrì un jet privato alla Turchia.