Chiasso: il cloro non molla, la piscina si arrende

Niente più tuffi, basta nuotate o pomeriggi stesi a prendere il sole. Le piscine comunali di Chiasso, da domani mattina, non accoglieranno più i bagnanti. La stagione estiva, insomma, è finita prima del tempo. E la causa della chiusura anticipata – dopo i vari problemi manifestatisi negli ultimi due mesi – è presto identificata: la perdita di cloro. La sostanza che, a più riprese, è stata riscontrata nell’acqua potabile di Vacallo. Nei due pozzi di captazione comunali, situati sul sedime dell’impianto delle piscine comunali di Chiasso, infatti, le analisi hanno accertato la presenza di – citiamo la nota stampa dell’Esecutivo chiassese diramata oggi – valori anomali di cloro e relativi sottoprodotti di clorazione. Fin dal primo campanello d’allarme nessuno è rimasto con le mani in mano: emerse le anomalie, infatti, il Pozzo Vecchio era stato immediatamente e precauzionalmente convertito a pozzo-scudo, di modo che al Pozzo Nuovo la qualità delle acque fosse sempre distribuita nei limiti imposti dalle normative legali. Identificare da dove provenisse la perdita di cloro, però, risulta essere più difficile del previsto. «In un primo momento era stata messa fuori funzione la vasca quadrata e a decorrere dal 20 agosto la vasca rotonda – fa presente il Municipio nello scritto – cosicché negli ultimi 10 giorni è rimasta agibile al pubblico la sola piscina olimpionica». Misure che, alla luce dei fatti, non sono bastate e, come detto, da oggi niente più tuffi (la stagione estiva doveva concludersi a metà settembre). «Dalle analisi delle infrastrutture fin qui esperite – si ravvisa – abbiamo buone ragioni per credere che il tutto sia da ascrivere a una perdita nei tubi di adduzione del cloro alla vasca di miscelazione». Ulteriori accertamenti, in tal senso, sono in atto. Resta da vedere, a questo punto, se gli esperti riescano a ripristinare il tutto per la stagione invernale (a Chiasso, durante i mesi più freddi, viene montato il «pallone»).
«Si è tergiversato»
«Sono contento della decisione presa anche se spiace aver dovuto chiudere l’impianto» ha commentato, una volta appresa la notizia, il sindaco di Vacallo Marco Rizza. D’altronde, però, è una «decisione che andava presa e forse è stata anche tardiva. Secondo me si è un po’ tergiversato. Adesso – evidenzia – speriamo di trovare la soluzione definitiva». Per Rizza il futuro è chiaro: «Se si vuole riaprire lo si faccia solo se si ha la certezza che il danno è stato risolto. Altrimenti sarebbe un’ulteriore beffa».