Christian Vitta: «Non si è voluto sperimentare vie alternative»

L’iniziativa popolare dell’UDC per un’immigrazione moderata è definitivamente respinta, non avendo trovato un numero di cantoni sufficiente per sostenerla. Per il direttore del Dipartimento delle finanze e dell’economia (DFE) Christian Vitta ci sono stati più elementi che hanno portato a questo risultato: «Da un lato un contesto economico molto incerto che non ha portato una buona parte della popolazione a sperimentare vie come la rinuncia ai Bilaterali. Dall’altro, il fatto che negli ultimi anni abbiamo ottenuto alcune misure che hanno tenuto conto della situazione particolare del nostro cantone». In Ticino, prosegue il consigliere di Stato, «resta un certo disagio in particolare sul tema del frontalierato». Negli scorsi anni il Ticino si è mosso con iniziative a protezione del mercato del lavoro e l’obiettivo resta quello di «far comprendere a Berna che in Svizzera non c’è un unico omogeneo mercato del lavoro, bensì diverse regioni ciascuna con le proprie specificità». Dove ci sono delle tensioni «bisognerà prevedere delle misure per eliminarle».
Il prossimo passo, prosegue Vitta, sarà quello di portare a Berna queste richieste sapendo che il quadro di riferimento voluto dal popolo svizzero è quello della via bilaterale». Niente strappi dunque, ma una via da percorrere potrebbe essere quella già imboccata durante la crisi sanitaria, quando il nostro cantone aveva beneficiato delle “finestre di crisi” per poter gestire una situazione diversa a quella del resto della Svizzera. «Sicuramente quanto avvenuto durante la crisi sanitaria è nel pieno solco del federalismo e in questo senso porteremo avanti il dialogo con il Consiglio federale», conferma il direttore del DFE. E chissà che non si possa riprendere anche un vecchio discorso del 2016, quel modello Ambühl (la proposta avanzata dall’ex segretario di Stato per l’applicazione dell’iniziativa contro l’immigrazione di massa), che prevede misure in settori e regioni particolarmente toccati. «Oggi è qualcosa che si potrà portare avanti aggiornando il modello in alcuni suoi aspetti», ha osservato Vitta.