Cina: indagine su USA, UE, Taiwan e Giappone

La Cina ha avviato un'indagine anti-dumping sul copolimero di poliformaldeide importato «dall'Unione Europea, dagli Stati Uniti, dalla regione cinese di Taiwan e dal Giappone».
Lo ha riferito una nota del ministero del Commercio, in quella che è una prima ritorsione contro le varie indagini anti-sussidi avviate da Bruxelles su prodotti come le auto elettriche 'made in China' e l'inasprimento dei dazi decisi dall'amministrazione americana di Joe Biden su veicoli elettrici e batterie.
Il ministero del Commercio, in una nota postata sul suo sito, ha riferito di aver ricevuto il 22 aprile scorso una richiesta da parte di società nazionali, tra cui Yunnan Yuntianhua, National Energy Group Ningxia Coal Industry e Kaifeng Longyu Chemical, che «sollecitavano un'indagine antidumping formale sull'import di copolimeri di poliformaldeide dall'Ue, dagli Stati Usa, dal Giappone e dalla regione cinese di Taiwan.
L'indagine, a tal proposito, coprirà tutto il 2023 e dovrebbe essere completata entro il 19 maggio 2025, con possibilità di una proroga di sei mesi in presenza »di circostanze eccezionali«.
Il materiale chimico nel mirino è impiegato principalmente per sostituire in via parziale metalli non ferrosi come rame, zinco e stagno per produrre varie parti meccaniche ed è ampiamente usato per automobili, macchinari, apparecchiature elettroniche e mediche, edilizia e tubazioni.
La mossa di Pechino è stata anticipata dalla Camera di commercio cinese nell'Ue che sabato ha riferito in una nota di essere »stata informata che, in risposta alle continue e crescenti indagini dell'Unione europea relative ai sussidi rivolti alle imprese cinesi, la Cina ha contromisure sufficienti a disposizione«: se l'Ue agirà, la parte cinese non potrà che »attuare una serie di misure di ritorsione«.
Le imprese cinesi sono uscite dalle gare d'appalto pubbliche nell'Ue a causa delle indagini sul regolamento relativo ai sussidi esteri. Bruxelles ha poi avviato istruttorie sulle società cinesi attive nelle turbine eoliche e »ha condotto raid senza preavviso contro operatori del settore delle apparecchiature di sicurezza«. Mentre l'indagine antisovvenzioni in corso sui veicoli elettrici prodotti in Cina dovrebbe portare ai risultati preliminari nelle prossime settimane.
In base resoconti dei media statali »su informazioni esclusive«, nel mirino potrebbero presto finire - »dati i consistenti sussidi nel settore agricolo dell'Ue« - vino e prodotti lattiero-caseari, salvo che Bruxelles non decida di accantonare »le misure discriminatorie«. La Camera, pertanto, »ha ritenuto significativo il messaggio« sentendosi »obbligata a condividerlo con la stampa«.