Cina: «L'adozione unilaterale di dazi da parte degli Stati Uniti è un atto illegale»

La Cina è «fermamente contraria» agli «atti illeciti» decisi dagli USA sull'aumento unilaterale e improvviso dei dazi sull'import di beni "Made in China" collegati all'energia verde, come auto elettriche e pannelli solari, e ha presentato «rimostranze formali» alla parte americana, contestando anche i rilievi sull'eccesso di capacità industriale.
«Per quanto riguarda la cosiddetta sovraccapacità, non è la capacità in eccesso, ma l'ansia - ha ribattuto He Yadong, portavoce del ministero del Commercio -. In sostanza, è perché alcuni Paesi si preoccupano della propria competitività e della quota di mercato, e quindi la usano come scusa per screditare e reprimere la Cina. È un altro nuovo trucco di doppi standard e protezionismo commerciale».
He, nel briefing settimanale, ha affermato che la questione della domanda e dell'offerta dovrebbe essere vista da una prospettiva ampia, nel contesto della globalizzazione economica. «Un Paese non dovrebbe essere etichettato come reo di sovraccapacità solo perché la sua produzione supera la sua domanda interna».
Il portavoce ha sottolineato che il successo dei prodotti verdi cinesi deriva dalla loro competitività, non dai sussidi governativi. «La nuova industria energetica cinese è impegnata a fornire prodotti di alta qualità per la risposta globale al cambiamento climatico e a fornire contributi positivi alla trasformazione verde dei Paesi di tutto il mondo», ha affermato He. Che, alla domanda sul perché non fosse stata annunciata alcuna ritorsione, ha replicato solo ripetendo le obiezioni della Cina e ha ribadito che Pechino «prenderà le misure necessarie per difendere risolutamente i suoi diritti e interessi».