Commercio

Cina, prime misure antidumping sull'import dagli USA

Si tratta di una prima ritorsione dopo le ultime misure adottate da Washington sulle aziende cinesi e sul proposito del presidente Joe Biden di triplicare i dazi su acciaio e alluminio «Made in China»
© ALEX HOFFORD
Ats
19.04.2024 09:37

Pechino ha annunciato un'azione antidumping contro l'import di acido propionico, usato come additivo conservante, proveniente dagli USA dopo che «un'indagine ha scoperto che il dumping americano ha causato danni all'industria cinese».

A partire da sabato, «gli importatori saranno tenuti a effettuare depositi in contanti per le relative esportazioni statunitensi alle dogane cinesi», ha riferito una nota del ministero del Commercio in merito alla prima ritorsione dopo le ultime misure adottate da Washington sulle aziende cinesi e sul proposito del presidente Joe Biden di triplicare i dazi su acciaio e alluminio «Made in China».

La mossa comunicata oggi si propone di aumentare i costi delle «importazioni sottocosto di prodotti chimici» chiave dagli Stati Uniti con il pagamento di una tariffa aggiuntiva alle Dogane cinesi, alla chiusura di un'indagine antidumping avviata lo scorso luglio per accertare danni all'industria chimica locale.

L'acido propionico è un prodotto essenziale di chimica fine e una materia prima di sintesi organica, utilizzato principalmente nella produzione di conservanti, agenti antifungini, erbicidi e intermedi farmaceutici, trovando ampie applicazioni in settori quali alimenti, mangimi, pesticidi e prodotti farmaceutici.

Le importazioni cinesi di acido propionico sono scese a 16'700 tonnellate nel 2022, mentre il volume delle esportazioni è salito a 20'300 tonnellate: la domanda interna ha raggiunto le 77'600 tonnellate.

Intanto, uno degli istituti di ricerca affiliati al ministero del Commercio cinese ha pubblicato un rapporto accusando gli Usa di fare leva sui «cosiddetti aiuti esteri» contro gli altri Paesi per puntare in realtà «a massimizzare gli interessi americani» e a «ignorare gli interessi e le strategie a lungo termine dei Paesi in via di sviluppo», fino a «cercare di interferire negli affari interni di altri Paesi».