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Come funziona la disinformazione sulle armi all’Ucraina

Video e foto vengono modificate o presentate fuori contesto per diffondere teorie cospirative infondate e notizie false
© KEYSTONE (Photo by Muhammed Enes Yildirim/Anadolu Agency via Getty Images)
Facta.News
21.03.2023 20:13

Le armi fornite all’Ucraina dai Paesi Nato per difendersi dall’invasione russa sono spesso oggetto della disinformazione. Video e foto vengono modificate o presentate fuori contesto per diffondere teorie cospirative infondate e notizie false. 

Per comprendere meglio di cosa stiamo parlando, vediamo insieme più nel dettaglio in che modo funziona la disinformazione su questo argomento. 

«Vi hanno ingannato»: le teorie del complotto

Lo scorso 25 gennaio, il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha annunciato per la prima volta l’invio di 31 carri armati Abrams. Lo stesso giorno sui social è iniziato a circolare un video che ritraeva un treno merci, in un luogo innevato, che trasportava proprio carri armati. Secondo chi ha diffuso il filmato, la scena avrebbe mostrato mezzi militari statunitensi avvistati in Polonia e diretti in Ucraina: la presunta prova che la decisione di Biden di inviare armi pesanti sarebbe stata in realtà presa in anticipo. L’annuncio pubblico sarebbe stato insomma solo una presa in giro.

Questa teoria è tuttavia priva di alcun fondamento. Il video diffuso online non mostra veicoli veicoli militari statunitensi che dal territorio polacco vengono trasportati in quello ucraino. Il filmato è stato invece pubblicato in origine su Twitter il 24 gennaio 2023: il suo autore spiegava che la scena era stata registrata in Kansas, uno Stato del Midwest negli Stati Uniti d’America. I fact-checker dell’agenzia di stampa internazionale Associated Press hanno contattato l’utente, che ha confermato di aver girato lui stesso il video e di averlo fatto mentre guidava lungo l’autostrada 40 fuori dalla città di Gorham in Kansas.

Una dinamica disinformativa identica è accaduta con l’annuncio delle autorità tedesche, fatto anch’esso il 25 gennaio 2023, dell'invio a Kiev di diversi carri armati tedeschi Leopard 2. Anche in questo video fuori contesto sono stati condivisi sulle piattaforme social per sostenere falsamente che le nuove armi sarebbero state in viaggio verso l’Ucraina giorni prima dell’annuncio ufficiale del cancelliere tedesco Olaf Scholz.

Video e foto manipolate

Un’altra tecnica per disinformare sulle armi all’Ucraina è quella di condividere video e foto modificate digitalmente. 

Ad esempio, a febbraio 2023 sui social è comparso un video che mostra un treno merci trasportare carri armati. A un certo punto, in uno di questi mezzi militari si nota la scritta «14 / 88». Secondo chi ha diffuso il filmato, il codice sarebbe un rimando simbolico al neonazismo: il numero 14 richiama il motto «14 Words» del terrorista di estrema destra statunitense David Lane, morto nel 2007, che recita: «Dobbiamo garantire l’esistenza della nostra gente e un futuro per i bambini bianchi». Il numero 88, invece, è un rimando all’ottava lettera dell’alfabeto, cioè l’H, che ripetuta due volte («HH») allude al saluto nazista «Heil Hitler».

Questo contenuto punta a sostenere la narrativa propagandistica, diffusa fin dall’inizio della guerra dalle autorità russe, secondo cui l’invasione militare dell’Ucraina sarebbe in realtà un’operazione speciale per «denazificare» l’intero Paese e il suo governo. 

Il filmato tuttavia è in realtà modificato. Nel video originale, diffuso a marzo 2022 dal sito dell’emittente radiofonica tedesca Südwestrundfunk (Swr),  il codice «14/88» non compare in nessuno dei carri armati ripresi. I fact-checker tedeschi di Correctiv hanno inoltre verificato che il video è stato registrato a marzo 2022 e che i carri armati statunitensi mostrati erano in movimento verso una base militare statunitense in Germania, vicino a Mannheim. Non si trattava dunque di attrezzature militari dirette in Ucraina. 

Un altro contenuto disinformativo virale sui social a marzo 2023 mostra invece un carro armato quasi completamente sprofondato in campo pieno di fango, con una bandiera della Federazione russa nella parte posteriore. In questo caso, chi ha condiviso la foto sostiene che la scena sarebbe stata ripresa in Ucraina e dimostrerebbe le difficoltà incontrate sul campo dai mezzi militari tedeschi forniti a Kiev. La bandiera poi starebbe a significare che l’esercito russo avrebbe catturato il carro armato ripreso.

Tutto falso. La foto originale mostra in realtà un’esercitazione militare in Danimarca svoltasi il 24 gennaio 2002. Nello scatto non modificato non compare la bandiera russa.

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