Come si arriverà alla cerimonia d'incoronazione di re Carlo III?

Carlo III è stato proclamato re ieri, sabato con tutti i crismi della forma e tutti i riti di una cerimonia che non si vedeva dal lontano 1952. La cerimonia è stata trasmessa per la prima volta in diretta televisiva e al contempo suggellata da fanfare, colpi di cannone, araldi in costume d'epoca e reparti militari in alta uniforme. E oggi è stata letta a Mercant Cross, a Edimburgo, la sua proclamazione: una cerimonia simbolica che accoglie il nuovo re di Scozia, e che si ripeterà ancora in giornata al castello di Edimburgo. Già venerdì pomeriggio, il re ha parlato per la prima volta ai britannici. «Nella devozione della Regina, oggi prometto di servire la Costituzione della nostra nazione finche sarò in vita nel Regno Unito e dovunque voi viviate. Sarò al vostro servizio con lealtà, rispetto e amore». «Che fretta» verrebbe da dire a qualcuno poco informato. In realtà il cerimoniale vuole che non possa esserci un trono vacante. Charles Philip Arthur George (non avendo abdicato) è per successione, in quanto primogenito di Elisabetta II, il nuovo re. È quanto prevede lo Spring Tide.
Di cosa si tratta
L'operazione Spring Tide raccoglie una serie di azioni che le persone vicine alla Famiglia Reale inglese devono attuare in caso di morte della sovrana. In pratica consiste nei piani messi a punto per far salire al trono Carlo alla morte della regina Elisabetta. Un anno e mezzo fa è scattata l’operazione Forth Bridge, per la scomparsa del Principe Filippo. Ma l'ultima incoronazione risale a 70 anni fa,infatti cade nell’anno del Giubileo di Platino.
Il piano è molto pratico e comprende l’eventualità di disordini pubblici se la bandiera non dovesse essere esposta a mezz'asta in segno di lutto entro dieci minuti dalla morte della sovrana, come gestire l’arrivo di potenziali turisti da tutto il mondo per assistere ai funerali. Ma anche come gestire potenziali attacchi terroristici o potenziare il trasporto pubblico.
Lo Spring Tide è diviso per giornate e affronta in dettaglio tutti i potenziali scenari dei giorni successivi alla dipartita della regina.
La celebrazione per l'avvento al trono dell'eterno erede
Il culmine simbolico della successione al trono sarà l’incoronazione. Che richiede del tempo, anche «fino a qualche mese», dopo un periodo di lutto e dopo i preparativi necessari per organizzare la cerimonia. La regina Elisabetta è salita al trono nel febbraio 1952, ma è stata incoronata solo nel giugno 1953. Negli ultimi 900 anni l’incoronazione si è tenuta nell’Abbazia di Westminster: Guglielmo il Conquistatore è stato il primo monarca a essere incoronato in quel luogo e Carlo sarà il quarantesimo. Si tratta di un rito religioso anglicano officiato dall’arcivescovo di Canterbury: al culmine della cerimonia, l’arcivescovo metterà sul capo di Carlo la Corona di Sant’Edoardo, una corona d’oro massiccio (del peso di ben 2,23 kg) risalente al 1661. È il cuore dei gioielli della Corona della Torre di Londra e viene indossata dal monarca solo al momento dell’incoronazione. A differenza dei matrimoni reali, l’incoronazione è un evento di Stato: è il governo a pagare e a decidere la lista degli invitati. Sono presenti i rappresentanti delle Camere del Parlamento, della Chiesa e dello Stato. Partecipano anche i primi ministri e i principali cittadini del Commonwealth e i rappresentanti di altri Paesi. Ci saranno musica, letture e il rituale dell’unzione del nuovo monarca, con oli di arancia, rose, cannella, muschio e ambra grigia.
Il nuovo re presterà il giuramento di incoronazione. Durante questa elaborata cerimonia riceverà il vessillo e lo scettro come simboli del suo nuovo ruolo. La cerimonia di incoronazione è «occasione di sfarzo e celebrazione», si legge sul sito della monarchia. Ma è anche una solenne cerimonia religiosa che è rimasta essenzialmente la stessa nel corso di mille anni.
Camilla sarà regina?
Nelle scorse ore a molti non è sfuggito che la moglie del re, Camilla, viene appellata come «regina consorte» e non unicamente «regina». Ma le cose - stando a quanto riferisce il Guardian, potrebbero cambiare.
Camilla è tecnicamente «Sua Maestà la Regina» in quanto moglie del re, ma nei briefing e nelle dichiarazioni Buckingham Palace l'ha finora chiamata «regina consorte». Rispondendo alla domanda di un giornalista, il portavoce del re non ha escluso un cambiamento in questo senso in futuro, affrettandosi però a precisare che in questo momento la coppia è concentrata sugli eventi previsti nel corso della prossima settimana e mezzo. «Il re e la regina consorte sono concentrati a superare quei prossimi 10 giorni - ha detto -. Penso che coloro che hanno visto ieri la regina consorte incontrare le persone fuori da Buckingham Palace sappiano quanto sia commossa e coinvolta in questo momento», quindi il cambio di appellativo «sarà una domanda per il futuro».


La Gran Bretagna e il mondo intero si preparano a dare l’ultimo saluto a Sua Maestà la Regina Elisabetta con un cerimoniale che durerà 10 giorni, fino alle esequie solenni nell’abbazia di Westminster - che verranno riprese in diretta tv da emittenti di tutto il mondo - e la sepoltura nella cappella reale di St George, nel Castello di Windsor. Ecco, secondo quanto riporta il Guardian, alcuni dei passaggi chiave del cerimoniale scattato giovedì, il giorno del decesso della sovrana, e proseguito come da programma venerdì e ieri, sabato, e indicato come «D-Day».
* D-Day+3 (11/9): la processione
Processione da Holyrood lungo il Royal Mile fino alla Cattedrale di St Giles per una funzione cui parteciperà la famiglia reale. Dopo, la cattedrale aprirà al pubblico per 24 ore. Secondo i piani del «London Bridge» (il protocollo per la morte della Sovrana), Carlo dovrebbe recarsi al Palazzo di Westminster per ricevere il cordoglio prima di volare in Scozia. Si recherà quindi al Palazzo di Holyroodhouse per la cerimonia delle chiavi prima della funzione a St Giles e avrà la sua prima udienza con il premier e il parlamento scozzesi.
* D-Day+4 (12/9): il treno con la bara
In tarda serata la bara dovrebbe essere portata alla stazione Waverley di Edimburgo. Il treno reale la trasferirà, nella notte, alla stazione di St Pancras a Londra. Carlo volerà in Irlanda del Nord, dove riceverà un messaggio di cordoglio al castello di Hillsborough e andrà alla cattedrale di Belfast per una preghiera e un ricordo sulla vita della regina.
D-Day+5 (13/9): la bara a Buckingham
La salma arriverà a Buckingham Palace dove resterà qualche ora per poi essere portata in processione, nel primo grande evento cerimoniale che precede il funerale, a Westminster Hall, dove resterà 5 giorni. La bara dovrebbe essere trasportata su un carro armato e all’arrivo è prevista una breve funzione. Sarà posta su un catafalco nel mezzo della Westminster Hall che sarà aperta al pubblico per 23 ore al giorno.
D-Day+7 (14/9) : Re Carlo in Galles
Carlo si recherà in Galles per assistere a una funzione nella cattedrale di Llandaff a Cardiff, quindi visiterà il Welsh Senedd prima di un’udienza con il premier gallese. Inizierà l’arrivo dei rappresentanti del Commonwealth a Londra.
D-Day+8 (15/9): i primi ministri
Re Carlo dovrebbe ricevere i governatori generali e i primi ministri dei Paesi in cui Sua Maestà era sovrana.
D-Day+9 (16/9): le famiglie straniere
Alla vigilia del funerale, Carlo accoglierà le famiglie reali straniere.
D-Day+10 (17/9): l’ultimo saluto
Funerali solenni all’Abbazia di Westminster, dove il feretro arriverà in processione. Ci saranno due minuti di silenzio in tutto il Regno. Dopo la funzione di un’ora, un corteo accompagnerà la bara ad Hyde Park per un ultimo commiato nella St George’s Chapel, nel Castello di Windsor, prima di calare la bara della regina nella cripta reale.
Di Alessandro Carlini