Commesse pubbliche, trasparenti ma anche complicate

BELLINZONA - Piccolo dietrofront sulla revisione della legge sulle commesse pubbliche. In attesa che il dossier si sblocchi definitivamente – il via libera del Parlamento data 10 aprile 2017 – il Consiglio di Stato invita il Gran Consiglio a correggere il tiro su un aspetto ritenuto da più parti critico. Una misura, quella che si vuole ritoccare, che era stata voluta dal Legislativo per rendere ancor più trasparente l’assegnazione degli incarichi pubblici e il nome dei rispettivi beneficiari. In merito l’Esecutivo ricorda: «I capoversi 5 e 7 dell’art. 7 della modifica di legge, che scaturiscono da emendamenti parlamentari, prevedono che il Cantone e i Comuni debbano pubblicare mensilmente la lista degli incarichi diretti e degli inviti ed annualmente (entro il mese di febbraio) la lista degli offerenti invitati e degli incarichi diretti sollecitati l’anno precedente». Procedure che, come detto, hanno però fatto storcere il naso a diversi attori interessati. «Nell’ambito della consultazione sull’adattamento del regolamento d’applicazione della legge sulle commesse pubbliche, che ha coinvolto tutte le cerchie interessate e tutti i Comuni, sono giunte numerose critiche sull’obbligo di pubblicazione ricorrente, che si aggiunge a quello annuale, già in vigore» rileva il Governo. Il motivo? «In particolare i Comuni hanno evidenziato la complicazione e la burocrazia che sarebbero date dall’esistenza di due liste pubblicate con modalità diverse, manifestando al contempo comprensibili dubbi sulla liceità e lo scopo di rendere pubblici i nominativi degli offerenti semplicemente sollecitati ma che non hanno ottenuto l’aggiudicazione». Non solo. Nel messaggio si sottolinea che «analoghe critiche sono emerse all’interno dell’Amministrazione cantonale e sono state informalmente segnalate dalla Commissione della gestione e delle finanze».
Da qui la richiesta di poter rimettere mano alla legge, rivedendo gli articoli contestati. Al posto della formula «il Cantone e i Comuni pubblicano almeno in forma elettronica, quanto prima e non oltre il mese successivo alla crescita in giudicato delle delibere, la lista delle commesse che superano i 5.000 franchi aggiudicate su invito o incarico diretto», il Consiglio di Stato avanza questa soluzione: «Il Cantone e i Comuni pubblicano entro il mese di marzo di ogni anno, in forma elettronica, la lista delle commesse che superano fr. 5.000.– aggiudicate su invito o incarico diretto l’anno precedente. La lista deve rimanere accessibile sino alla sua sostituzione con quella dell’anno successivo. Su richiesta, la documentazione è messa a disposizione anche in forma cartacea». L’Esecutivo chiede poi che siano completamente stralciati i capoversi 6 e 7 accolti dal Legislativo, i quali prevedevano quanto segue. Da un lato che «il Cantone e i Comuni, su richiesta, rendono disponibile in forma cartacea la lista delle commesse che superano 5.000 franchi aggiudicate su invito o incarico diretto». Dall’altro che «il Cantone e i Comuni pubblicano entro il mese di febbraio la lista degli inviti come pure degli incarichi sollecitati l’anno precedente».
Il Consiglio di Stato, visto il tema affrontato, ne approfitta anche per prendere posizione su una mozione di Nadia Ghisolfi (PPD) che in materia di commesse pubbliche mirava a far sì che nelle liste pubblicate venisse specificata «la somma totale delle diverse commesse aggiudicate a una singola ditta» e che all'importo dettagliato di ogni commessa fosse affiancata «la somma totale delle commesse aggiudicate». Sempre in tal senso la mozione auspicava che venisse introdotta la possibilità di ordinare le commesse non solo alfabeticamente, ma anche per ordine di importo totale aggiudicato. Richieste, quelle di Ghisolfi, che secondo il Governo possono essere soddisfatte in modo piuttosto semplice. «Gli obiettivi della mozione – si legge nel messaggio – possono essere attuati con un semplice accorgimento tecnico, ovvero con la pubblicazione della lista in formato .xls (Excel) in luogo del formato .pdf. Il nuovo formato permette infatti di compiere le necessarie elaborazioni in modo da poter determinare agevolmente la somma delle commesse aggiudicate alle singole ditte, a garanzia di maggiore trasparenza. La novità sarà introdotta con l’entrata in vigore della modifica di legge».