Compostaggio, Ponte Capriasca ricorre al Tribunale federale

Si riaccende l’iter che forse porterà alla realizzazione di un nuovo impianto di compostaggio di importanza sovracomunale a cavallo tra Torricella-Taverne e Ponte Capriasca, in località Caiscio. Il Comune di Ponte Capriasca ha infatti deciso che ricorrerà al Tribunale federale (TF) contro la decisone del 19 settembre del Tribunale cantonale amministrativo (TRAM) che aveva respinto dieci ricorsi e dato il via libera alla base pianificatoria. «La nostra posizione non è pregiudiziale ma di principio - dichiara il sindaco Giovanni Quadrelli a nome del Municipio -. Chiediamo semplicemente che vengano rispettate le regole e garantita la qualità di vita dei nostri cittadini. Se il Cantone dimostrerà di voler agire in modo chiaro e trasparente, saremo i primi a collaborare per chiudere definitivamente questa annosa vicenda». La decisione di Ponte Capriasca è stata insomma presa per tutelare la qualità di vita della popolazione e per contrastare un progetto che, «per ubicazione e precedenti esperienze», si fa sapere, «genera odori molesti, rumori e traffico che compromettono in maniera importante il benessere dei residenti».
Diversa sembra invece essere la posizione del Comune di Taverne-Torricella, che come Ponte Capriasca e altri otto ricorrenti, tra cui il Consiglio parrocchiale di Ponte Capriasca e sette privati cittadini, aveva appunto ricorso al TRAM contro il Piano di utilizzazione cantonale (PUC) per la realizzazione della piazza di compostaggio Caiscio. «Della questione ne abbiamo discusso nella seduta di Municipio di lunedì -spiega il vicesindaco di Torricella-Taverne, Franco Voci - e non abbiamo ancora preso una decisione definitiva. Settimana prossima ne discuteremo ancora e prenderemo una posizione. Di principio, sembra comunque esserci la volontà di non ricorrere».
Un impianto, due posizioni comunali diverse, dunque. Così come è netto il parere del Municipio di Ponte Capriasca sull’attività nella piazza di compostaggio attiva da decenni. «Un’attività - si rileva - purtroppo presente in modo illegale da oltre vent’anni sul territorio comunale, senza mai aver ottenuto le necessarie autorizzazioni. Nonostante ciò, sono recentemente ripresi nuovi lavori abusivi, in pendenza di ricorso e in assenza di qualsiasi base legale. L’Esecutivo comunale ha pertanto deciso di intraprendere a partire da subito tutti i passi necessari per bloccare immediatamente tali interventi e porre fine a una situazione di abusivismo ormai cronico».
Detto questo, il Municipio sottolinea tuttavia la propria disponibilità al dialogo con il Dipartimento del territorio e con il Consiglio di Stato, «purché vi sia un impegno concreto a risolvere la situazione di abusivismo e a garantire la completa eliminazione delle emissioni odorose e dei disturbi acustici». In tale evenienza, il Comune «si dichiara pronto a ritirare il ricorso e a collaborare attivamente per definire una soluzione definitiva e sostenibile».
Nel 2021 contro la realizzazione dell’impianto erano state raccolte a Ponte Capriasca oltre mille firme, «un segnale evidente della forte contrarietà della popolazione». La petizione era stata però «purtroppo ignorata dal Cantone», rileva il Municipio. Che rivolgendosi al TF ribadisce così «la propria determinazione a difendere gli interessi del territorio e dei cittadini, chiedendo che finalmente si ponga fine a una situazione che da anni genera disagi e incertezza».
