Concessa la grazia a Patrick Zaki

Il presidente egiziano Abdel Fatah al-Sisi ha concesso la grazia a Patrick Zaki. Il giovane ricercatore universitario (iscritto all'Università di Bologna dove si è laureato lo scorso 5 luglio) era stato condannato a tre anni al termine dell'udienza a Mansura, in Egitto. Zaki era stato portato via dall'aula attraverso un'uscita secondaria dell'aula del tribunale del Palazzo di Giustizia di Mansura tra le grida della madre e della fidanzata che attendevano all'esterno. attraverso un'uscita secondaria dell'aula del tribunale del Palazzo di Giustizia di Mansura.
«Abbiamo ricevuto segnali positivi dallo Stato» sulla richiesta di grazia avanzata per Patrick Zaki, aveva scritto su Facebook Tariq Al-Awadi, attivista per i diritti umani e membro del Comitato presidenziale per la grazia, che aveva presentato una richiesta formale di grazia immediata per l'attivista e ricercatore egiziano. Un altro componente del Comitato, Mohamad Abdelaziz, ha scritto oggi: il «presidente Abdel Fattah al-Sisi (...) usa i suoi poteri costituzionali ed emette un decreto presidenziale che concede la grazia a un gruppo di persone contro le quali sono state pronunciate sentenze giudiziarie, tra cui Patrick Zaki, in risposta all'appello del Consiglio dei segretari del Dialogo Nazionale e delle forze politiche».
Il sindaco di Bologna, Matteo Lepore: «È una grande gioia, spero significhi abbracciarlo presto e riaverlo in città. Bisogna ringraziare anche tutti gli attivisti che si sono spesi per Patrick Zaki, Amnesty, il rettore, i governi che si sono succeduti e anche l'ultimo governo, che ha dialogato con l'Egitto. Per ora mi fermo qui, attendiamo altre notizie e speriamo che Patrick possa lasciare il Paese per averlo qui, è una grande gioia per Bologna, lo voglio ripetere».