Locarno

«Conciliare lavoro e famiglia: le opportunità non mancano»

Nidi d’infanzia, asilo a orario prolungato, centri extrascolastici e doposcuola nell’offerta di Città e privati – Per il Municipio è comunque giusto inserire il principio nel Regolamento comunale come chiesto dalla Sinistra Unita
© KEYSTONE/Christian Beutler
Spartaco De Bernardi
07.02.2025 06:00

Quattro nidi d’infanzia, uno comunale ed altri tre privati; tre centri di socializzazione e preasili; un centro extrascolastico; il servizio di famiglie diurne; scuola dell’infanzia ad orario prolungato; mense scolastiche e doposcuola per gli allievi e le allieve delle elementari; colonie estive di vacanza. Non mancano di certo le possibilità per le famiglie locarnesi , anche monoparentali, di riuscire conciliare gli impegni lavorativi con le esigenze della vita privata. Lo rammenta il Municipio cittadino nel preavviso alla mozione della Sinistra Unita che propone di fissare nel Regolamento comunale la promozione della cosiddetta conciliabilità tra famiglia e lavoro da parte del Comune attraverso la creazione di una rete di strutture accessibili a tutti i bambini dai tre mesi sino alla fine della scuola dell’obbligo. Mozione che palazzo Marcacci preavvisa favorevolmente, sottolineando che comunque la Città è impegnata in modo importante per offrire alla cittadinanza dei servizi di qualità affinché anche i genitori possano continuare la propria attività professionale o di studio. «È però importante adattarsi continuamente all’evoluzione dei bisogni», annota l’Esecutivo dando la propria adesione alla proposta della Sinistra Unita, ribadendo che quello di favorire la conciliabilità tra famiglia e lavoro «è un impegno già ampiamente assunto dalla Città».

Non c’è solo l’ente pubblico

L’offerta di asili nido, centri extrascolastici e via discorrendo non è prerogativa esclusiva della Città di Locarno. Tutt’altro. Sono infatti parecchie le associazioni attive in questo ambito che può essere considerato un buon esempio di collaborazione tra pubblico e privato a beneficio, appunto, delle famiglie. Per quanto riguarda i nidi d’infanzia, ad esempio, oltre a quello comunale vi sono le strutture private «Il cucciolo», «Le Coccinelle» ed il «Nido SuPSI» per un totale di 181 posti. Strutture private che beneficiano di contributi annuali versati dalla Città, oltre che dei sussidi cantonali. Tre sono anche i centri di socializzazione o preasili gestiti dai privati a Locarno: si tratta de «Il Tragitto», «Pardy» ed il preasilo Atgabbes. Per i più grandicelli, l’Associazione famiglie diurne del Sopraceneri è presente con il centro extrascolastico «Arca». La stessa associazione offre anche l’opportunità ai genitori impegnati al lavoro di affidare regolarmente i propri figli, fino ai 12 anni di età, a famiglie che li accolgono a casa propria.

Orario prolungato all’asilo

Come accennato all’inizio, da qualche tempo la Città ha istituito l’orario prolungato per la Scuola dell’infanzia che copre anche i periodi delle vacanze scolastiche. Le rette per questo servizio sono calcolate in base al reddito delle famiglie. Rette che, sottolinea il Municipio, sono inferiori rispetto a quelle delle strutture extra scolastiche private. Allieve ed allievi delle Elementari di tutte le sedi possono usufruire del servizio mensa, mentre per quanto attiene ai doposcuola la possibilità di farvi capo è data nelle sedi di Solduno, Saleggi e Monti. Non da ultimo vanno ricordate le sei settimane di colonia al Parco Robinson organizzate dal Comune e la colonia estiva ai Monti Croppi di Tegna.

Misure a favore dei dipendenti

L’impegno a promuovere la conciliabilità tra le esigenze professionali e quelle della vita privata il Comune di Locarno lo assume anche in qualità di datore di lavoro. Il nuovo Regolamento organico dei dipendenti, rammenta sempre il Municipio nel preavviso favorevole alla mozione della Sinistra Unita, «prevede un ampliamento delle possibilità di usufruire di misure a sostegno della conciliabilità lavoro-famiglia, in particolare grazie ad una differenziazione dei congedi e la riduzione del grado di assunzione minimo (dal 50% al 30%) per la nomina dei collaboratori laddove le esigenze di servizio lo permettono». Ma non solo: «Inoltre, la priorità data ai figli di dipendenti dell’Amministrazione comunale per essere accolti al Nido è un ulteriore vantaggio». Palazzo Marcacci aggiunge che, sempre per quanto attiene ai dipendenti della Città, si sta riflettendo all’implementazione «di ulteriori misure legate alla flessibilità degli orari, così da facilitare ulteriormente l’attività professionale presso l’amministrazione comunale con gli impegni familiari». Non vanno infine dimenticati vari progetti che si prefiggono di sostenere in altre forme le famiglie che si trovano in una situazione di temporanea difficoltà.