Copertura della Siberia: «Bell’esempio di sinergia»

«Questo progetto è la dimostrazione che la sinergia tra pubblico e privato funziona». È grande la soddisfazione di Fabio Ferraro, presidente del Club pattinaggio Ascona, per il via libera dato lunedì sera dal Consiglio comunale del Borgo al credito di 4 milioni di franchi per la copertura della pista della Siberia. Un’opera per la quale Ferraro ed suoi omologhi del club di disco su ghiaccio, Paolo Monotti, e del curling, Domenico Riccio, non hanno risparmiato energie. I loro sforzi sono stati premiati dapprima dall’Esecutivo guidato dal sindaco Luca Pissoglio, che ha appoggiato la loro proposta di realizzare finalmente il tetto per proteggere dalle intemperie la superficie ghiacciata, e poi dal Legislativo, che, come detto, ha approvato il credito d’investimento. Le tre società sportive che fanno capo alla Siberia non si sono comunque limitate a chiedere la realizzazione della copertura: hanno infatti allestito il progetto di massima, curato proprio da Domenico Riccio che di professione è ingegnere, donandolo poi al Comune. Ma non solo: in accordo con il Municipio hanno avviato una raccolta di fondi per il cofinanziamento dell’opera.
Un gioco di squadra
La Banca Raiffeisen Losone, Pedemonte e Vallemaggia ha garantito un contributo di 100.000 franchi, mentre attraverso un’azione di crowfunding, una campagna denominata sponsor gallery (l’acquisto di targhe del valore di 1.000, 5.000 o 10.000 franchi che verranno posate all’entrata della pista una volta realizzato il tetto) e altre forme di sostegno sono stati raccolti 241.000 franchi. In totale, al momento, le tre società sportive hanno dunque incamerato 341.000 franchi da destinare alla realizzazione del tetto della pista della Siberia. Vi sono comunque delle promesse di sostegno per altri 40.000 franchi e l’azione di sponsor gallery, a differenza del crowfunding, rimane ancora aperta. L’accordo con il Municipio, ha precisato Ferraro, è di un contributo di 300.000 franchi da parte delle tre società sportive. «Considerato che i costi del progetto sono lievitati a 4 milioni di franchi, siamo disposti a mettere a disposizione quanto abbiamo raccolto in più rispetto a quella cifra». A questo punto è opportuno rilevare che al finanziamento dell’opera contribuiranno anche la maggior parte dei Comuni del Locarnese secondo una specifica chiave di riparto. Sono inoltre previsti sussidi da parte del Cantone.
Lavori al via in primavera
Detto dei finanziamenti, concentriamoci sulle tempistiche per la concretizzazione del progetto del quale si parla da almeno vent’anni. «Il progetto di massima, allestito da un team interdisciplinare, è praticamente pronto. Presto verrà dunque inoltrata la domanda di costruzione» ha rilevato Riccio. Se tutto filerà liscio, i lavori per la realizzazione della copertura della Siberia dovrebbero potere iniziare la prossima primavera, segnatamente attorno alla metà di marzo quando verranno spenti i macchinari per la produzione del ghiaccio. Fino al mese di ottobre ci sarà tempo per l’esecuzione degli interventi principali, ma in caso di bisogno l’avvio della nuova stagione potrebbe anche essere procrastinato di qualche tempo.
Rammentiamo infine che sul futuro tetto della Siberia è prevista la posa di un impianto fotovoltaico composta da 480 pannelli da 425 Watt l’uno, per una potenza totale di 204 KWp. L’energia generata nel periodo invernale verrà utilizzata per il funzionamento dell’infrastruttura sportiva, mentre si sta valutando di destinare al ristorante della pista e al Museo Castello San Materno quella prodotta in estate .