Cori da stadio per Gobbi: «Premiato il lavoro sul territorio»

BELLINZONA - Ecco cosa succede in casa dei partiti:
Lega (19.33) - Cori da stadio in via Monte Boglia per l’arrivo di Norman Gobbi, brillantemente rieletto: «È stato premiato il tanto lavoro fatto sul territorio malgrado il mio dipartimento (le Istituzioni, ndr.) non sia il più simpatico. Peccato per il calo a livello generale che credo sia dettato dal calo del l’affluenza e dal non avere avuto un vero avversario: la rielezione di Claudio Zali e la mia è stata percepita come assodata. Un sopracenerino in più in Governo? È la dimostrazione che i ticinesi votano sempre più le persone: si sta ormai superando quella barriera mentale per cui ognuno vota per i suoi vicini».
PPD (19.30) - «Umanamente mi dispiace perché abbiamo iniziato la carriera politica insieme, ma i segnali che il partito avesse voglia di un cambiamento c’erano». Così il consigliere nazionale PPD Fabio Regazzi, tra le personalità più critiche nei confronti di Paolo Beltraminelli all’interno del PPD, commenta la mancata rielezione del titolare del DSS. Secondo lui, Beltraminelli «ha pagato oltremisura le conseguenze del caso Argo 1». Regazzi si è detto però soddisfatto non solo per il risultato del PPD ma anche per il cambiamento che – dice – «comporta qualche rischio ma anche molte opportunità». Il cambiamento è stato definito «opportuno» anche da un'altra personalità critica nei confronti del luganese, il sindaco di Massagno Giovanni Bruschetti, che ha aggiunto che il risultato di domenica è «un’ottima premessa per il nostro partito». Infine, Regazzi ha definito «coraggiosa» la ricandidatura di Beltraminelli: «Non credo che Paolo non vedesse la possibilità di non essere rieletto, il fatto che ci abbia provato denota comunque un certo coraggio».
PPD (18.20) - Il presidente del PPD Fiorenzo Dadò parla del testa a testa tra Beltraminelli e De Rosa.
Lega (17.55) - Parla il sindaco di Lugano Marco Borradori: «Usciamo un po’ ammaccati, ma sostanzialmente contenti di avere riconfermato i due uscenti. Mi preoccupa un po’ il calo dei consensi la cui reale entità la capiremo solo domani e sulla quale credo sarà necessario riflettere. L’obiettivo minimo comunque è stato raggiunto. Mi preoccupa anche il calo dei votanti, credo che sia un problema sul quale tutti i partiti debbano riflettere. Sono un po’ rammaricato, a livello umano, per l’uscita di scena di Beltraminelli, anche se De Rosa in virtù della sua grande esperienza, sia a livello locale sia in Gran Consiglio, ritengo sarà un ottimo consigliere di Stato».
Montagna Viva (17.56) - “Tutto sommato il risultato mi sembra abbastanza buono” afferma Germano Mattei, candidato al Consiglio di Stato del movimento Montagna Viva che per tutto il pomeriggio ha seguito con apprensione il susseguirsi dei risultati nei vari Comuni. “Avevo dei dati relativi a Montagna Viva che si sono rivelati di difficile interpretazione e di arduo confronto con il passato. Non di meno, come detto, non è andata così male”. Mattei però è realista, in quanto si definisce “scettico” per quanto riguarda il mantenimento del suo seggio in Gran Consiglio. Ma questo lo sapremo solo domani quando saranno scrutinate le schede per il rinnovo del Legislativo. “La situazione è un po’ così. Probabilmente ha inciso il voto di soccorso al PS, altre situazioni particolari relative ai partiti storici e la presenza di formazioni con accento “verde” (se non altro nella denominazione)” aggiunge Mattei. Ma è chiaro che per lui la giornata di fuoco sarà quella di domani
Verdi (17.40) - Ronnie David commenta i risultati dei Verdi del Ticino: «Risultati al di sotto rispetto a 4 anni fa: potevamo aspettarcelo, visto l’appello molto forte del Partito socialista»
PPD (17.33) - Raffaele De Rosa si sbilancia già sull’attribuzione dei Dipartimenti e afferma: «Sono disposto a prendere qualunque Dipartimento, anche il DSS».
UDC (17.30) - In casa UDC Piero Marchesi è personalmente soddisfatto del risultato ottenuto finora, ma attende l’esito dei grandi centri. “Per ora il risultato della lista non è quello che auspicavamo. Capiremo domani a cosa è dovuto il calo. Se a noi o alla Lega, o a entrambi. Quel che è certo è che è grazie all’UDC che si è riusciti a confermare i due seggi in Consiglio di Stato”. Continua Marchesi:”ciò però non cambierà i nostri rapporti con la Lega, con la quale abbiamo fatto una serie di accordi ad ampio raggio anche per le Federali. Un solo sottocenerino in Governo? Non è un problema: sono state premiate le competenze”.
PC (17.20) - Massimiliano Ay commenta i risultati del Partito Comunista.
PS (17.15) - Accolto da baci e abbracci. Manuele Bertoli è arrivato poco fa alla Casa del Popolo entrandoci da vincitore. Ha sottolineato l'importanza per il Ticino che il PS sia ancora rappresentato in Governo. "Mi aspettavo un risultato più tirato. In ogni modo credo che l'appello per salvare l'area progressista in Governo sia servito. Il fronte progressista dimostra di essere una voce importante in questo Cantone. Non so se gli elettori Verdi mi hanno sostenuto, ma sono sicuro di sì", ci ha detto il ministro, in carica dal 2011. E su Beltraminelli, sconfitto? "Dispiace, ma ogni elezione ha la sua logica", ha chiosato Bertoli.
"Siamo soddisfatti, ma aspettiamo i risultati definitivi per festeggiare veramente", ha dal canto suo sottolineato il presidente Igor Righini.
Manuele Bertoli commenta i risultati temporanei, che premierebbero la sua campagna.
Lega (17.10) - Interpellato sulla possibile situazione di ritrovarsi l’unico consigliere di Stato sottocenerino, Zali ha minimizzato: «Non c’è mai stata questa contrapposizione all’interno del nostro consesso, e non credo che il fatto che il Sopraceneri sia più rappresentato modificherà equilibri e decisioni. È positivo che queste barriere siano state superate». Chi sta seguendo la tornata elettorale è l’ex granconsigliere Gianmaria Frapolli: «Sono sicuramente più rilassato! È positivo sostenere la squadra. Il calo? È un momento particolare, sempre meno persone votano. Ma oggi l’importante è mantenere i due seggi e restare il primo partito». Per il sindaco di Bioggio e candidato al Gran Consiglio Eolo Alberti invece il calo «È figlio di una strategia sbagliata». Alberti che attende il risultato del suo Comune sperando di poter aver fatto da locomotiva nel paese per i suoi come fatto da De Rosa in casa sua per il PPD.
MPS (17) - Matteo Pronzini soddisfatto per come stanno andando i risultati.
PPD (16.57) - All’Hotel La Tureta di Giubiasco, quartier generale del PPD, dalla sala dove sono riuniti “in conclave” i vertici del partito fuoriescono esclamazioni di gioia ogni qualvolta giungono nuovi risultati dai Comuni che indicano una crescita dei consensi per gli “azzurri”. Una vera e propria ovazione si è levata alla seconda proiezione della RSI che dà il partito a un + 1,7%. Anche a Giubiasco sembra ormai chiaro per tutti che Raffaele De Rosa sarà il nuovo consigliere di Stato PPD.
PC (16.55) - Simone Romeo candidato del PC al Gran Consiglio e già consigliere comunale di Locarno, commenta così gli attuali risultati: «In percentuale siamo cresciuti anche rispetto al 2015. Bene».
Lega (16.38) - In via Monte Boglia è arrivato l’uscente Claudio Zali: «Oggi l’importante non erano le percentuali, ma confermare i due consiglieri di Stato. Non come l’ultima volta che eravamo agganciati ai risultati dell’ultimo Comune. Da quello che emerge abbiamo i due numeri uno. Non mi sorprende il risultato che sta ottenendo Norman Gobbi, che si è ben profilato: la dieta gli ha fatto bene anche elettoralmente».
PS (16.32) - "Non ho mai temuto di perdere il seggio". È un Werner Carobbio più tonico che mai quello appena giunto alla Casa del Popolo. L'ex consigliere nazionale e deputato di Lumino ci ha sempre creduto. Ed ora è praticamente ufficiale: Manuele Bertoli rimarrà altri quattro anni in Consiglio di Stato, probabilmente gli ultimi come ha più volte annunciato. "L'onda verde in Ticino non è arrivata e questo naturalmente ci ha avvantaggiati. I nostri elettori si sono recati alle urne perché hanno capito che questa volta, più delle altre, era davvero importante", ci dice Carobbio, giunto nel ritrovo dei "compagni" con la moglie. E la figlia Marina, presidente del Nazionale?, gli chiediamo. "Si trova in Ruanda per un viaggio diplomatico. Poi si recherà in Mozambico", chiosa Werner Carobbio.
PPD (16.24) - «Dopo aver visto le proiezioni ho mandato un sms di complimenti a De Rosa, ho esperienza e so come vanno queste cose», ha detto Paolo Beltraminelli dopo le ultime proiezioni che lo vedono parecchio indietro allo sfidante e facendo intendere così che per lui ormai i giochi sono fatti.
«Sono contento per l’ottima votazione del partito. Ho sempre giocato da outsider e anche questa volta è andata così. Spero di fare un buon risultato a Lugano ma non credo che questo possa cambiare qualcosa». Ritirarmi? «L’ultima cosa che avrei dovuto fare era ritirarmi, ho lavorato molto per il Cantone e avrei voglia di continuare a farlo, ma se il popolo vuole il cambiamento lo avrà».
PPD (16.15) - Raffaele De Rosa: «Risultati molto positivi, ma bisogna tenere i piedi per terra: lo scrutinio è ancora lungo».
LEGA (16.10) - Attilio Bignasca: «Vero che c’è un calo, ma siamo primo partito e finiremo primo partito. Probabilmente l’accordo con l’UDC ci ha fatto perdere qualche voto. Gobbi avanti a Zali? Sappiamo che Norman nel Sopraceneri ha molto seguito, e lì i radar non hanno inciso molto (ride ndr.)».
PLR (16) - Il consigliere nazionale Giovanni Merlini: «Ho sempre detto che è meglio occuparsi del proprio partito senza guardare agli altri se sono a rischio. Insomma, questa è la politica. E anche se è ancora presto per dirlo mi sembra che certi appelli siano andati più a favore dei Verdi che del PS».
PPD (15.48) - Paolo Beltraminelli verso la resa: «Non vedo chance». Musi lunghi e parecchia tensione: questa l’aria che si respira a Pregassona. Beltraminelli ammette di non aspettarsi «una valanga» di voti neanche da Lugano.
PLR (15.40) - L’intervista a Christian Vitta: «La rielezione personale sembra ormai acquisita»
PPD (15.35) - Giorgio Fonio commenta le prime proiezioni
Lega (15.30) - Norman Gobbi è avanti nei voti personali rispetto a Claudio Zali di quasi 600 preferenze (4845 contro i 4254)
Lega (15.28) - Sta cominciando ad animarsi il bar Iberia in via Monte Boglia sotto la sede della Lega dei ticinesi, dove il Movimento e l’UDC si sono trovati per seguire la giornata elettorale. Per Attilio Bignasca, malgrado le prime proiezioni diano incertezza in casa PPD, Paolo Beltraminelli sarà riconfermato: “Decisivo sarà come sempre Lugano”. La prima proiezione è stata accolta senza particolari emozioni. Troppo presto per trarre conclusioni.
PS (15.22) - "Ne facciamo 2!". Il Partito socialista ha ritrovato il sorriso. Merito della prima proiezione che dà il PS quale terza formazione in Ticino, scavalcando il PPD con il 18,8% (+4%). Sarebbe un successo oltre le più rosee aspettative, considerando che quasi tutti davano a rischio il seggio detenuto dal 2011 da Manuele Bertoli. "I ticinesi sembrano avere capito l'importanza di avere il PS in Governo", ha commentato il candidato al Consiglio di Stato Fabrizio Sirica. È stato accolto con un'ovazione anche il risultato di Losone, Comune di domicilio di Bertoli: i "compagni" hanno fatto segnare il 19,3% (+4,8%). Alla Casa del Popolo di Bellinzona cresce la fiducia.
PPD (15.20) - Raffaele De Rosa è soddisffatto dei primi risultati che lo vedono in vantaggio rispetto a Paolo Beltraminelli: «Il mio ruolo è quello dell’outsider e sapevo che ci poteva essere una bella battaglia. A fare la differenza sarà probabilmente il Sottoceneri e Lugano in particolare, un centro popoloso che già in passato ha deciso molte votazioni». «Raffaele ha fatto una grande campagna: ha dato tutto» ha commentato Paolo Beltraminelli aggiungendo: «Bene che il partito tenga, ma sono molto preoccupato per la mia elezione malgrado le rassicurazioni della Lega che ha affermato di avermi sostenuto a Lugano».
PPD (15.16) - Paolo Beltraminelli non ci crede: «La tendenza è quella: non c’è niente da fare, non cambia più»


PPD (15.00) - Paolo Beltraminelli casa sua con la famiglia e gli amici. Così sta seguendo lo spoglio delle schede che lo danno, per ora, indietro rispetto allo sfidante Raffaele de Rosa. Su un quaderno il consigliere di Stato sta annotando minuziosamente i risultati. Ad aiutarlo anche le sue figlie. Beltraminelli ammette ai microfoni di TeleTicino: «Sono molto preoccupato, per me non c’è neanche un segno positivo»
VERDI (14.50) - Dal quartier generale dei Verdi a Bellinzona, Marco Noi, candidato al CdS che non nasconde il “patema d’animo” di queste ore.
PPD (14.43) - A Giubiasco, all’Hotel La Tureta, l’ufficio presidenziale del PPD si è riunito per attendere l’esito delle elezioni. La bassa affluenza alle urne - che sta facendo discutere tutti i partiti - per Fiorenzo Dadò, presidente del partito, è da interpretare, da un lato come un segno di protesta da parte degli elettori, dall’altro anche come un indice di disinteresse per la politica in generale.
PLR (14.30) - Alle 14.30 arrivano i primi risultati che vedono il PLR crescere a Grancia e a Mergoscia. "Ma vai! L'avevo detto io: hanno votato in pochi ma votano i nostri", esplode Mari Luz Besomi Candolfi, presidente donne liberali radicali scatenata durante tutta la giornata nello scattare selfie e commentare i risultati. "Calma e gesso" ribatte qualcuno, "oggi più che mai precedenza alla scaramanzia".
PS (14.30) - Si combatte lo stress da attesa mangiando e chiacchierando. Alla Casa del Popolo di Bellinzona, ritrovo del Partito socialista, sono pochi i "compagni" al momento presenti. Poco più di una decina. Fra di loro il presidente cantonale Igor Righini e la presidente del Gran Consiglio Pelin Kandemir Bordoli. Né bandiere né striscioni, per ora. La scaramanzia è d'obbligo. A tal punto che il consigliere di Stato Manuele Bertoli, come nel 2015, seguirà i risultati privatamente con la famiglia e i più stretti collaboratori per poi arrivare in serata allo storico ritrovo cittadino inaugurato 100 anni fa. I socialisti siedono in Governo da 97 anni. Una casualità? Salveranno il seggio? "Sicuramente. Ci sarà da soffrire ma ce la faremo", ci dice un militante.
PLR (14.05) - Il commento di Bixio Caprara, presidente del PLRT, sui primi dati della partecipazione. «Mi auguro che la qualità dei nostri candidati possa essere premiata con un raddoppio in Consiglio di Stato».
PLR (12.50) - È tutto pronto al quartier generale del PLR. Tra cartelloni, manifesti e l'ormai immancabile braccialetto con lo slogan #facciamolo che ha caratterizzato la campagna, sono diversi i supporter liberali radicali che si sono dati appuntamento a Camorino nella sede del partito per seguire lo spoglio delle schede. E la tensione, tra i presenti, è tanta. "Ho dormito pochissimo stanotte", "Non si molla fino alla fine, peggio di un parto" sono i commenti più ricorrenti. Ma a sorprendere, in attesa di conoscere la composizione del futuro Governo, è la bassa partecipazione al voto che in alcuni comuni - stando ai primi dati - non supera il 52%. "Incredibile, eppure di candidati in corsa quest'anno ce ne sono per tutti i gusti", commenta qualcuno.
PC (12.50) - Da Camorino a Solduno, anche il PC attende con ansia i risultati del voto. Edoardo Cappelletti ci svela qual è il suo auspicio per il partito: «L’obiettivo è mantenere il seggio in Gran Consiglio».