Corte marziale per maggiore Hassan

NEW YORK - Il maggiore dell'esercito americano Nidal Malik Hassan, l'autore della strage nella base militare di Fort Hood in Texas, con 13 morti e 32 feriti del 5 novembre 2009, verrà processato di fronte ad una corte marziale, rischiando così la pena di morte. Lo ha stabilito il generale Donald Campbell, il comandante del terzo corpo dell'Esercito, di stanza proprio a Fort Hood, una delle più grandi basi militari degli Stati Uniti, a circa 200 chilometri da Austin, la capitale dello Stato.
La strage di Fort Hood (vd suggeriti) vide Nidal Malik Hassan - uno psichiatra dell'esercito, musulmano e di origini palestinesi - sparare, armato di più pistole, all'interno del centro medico della base, uccidendo 13 persone e ferendone una trentina, dopo essere salito su un tavolo ed avere gridato, secondo testimoni «Allah è grande» in arabo.
Secondo alcune fonti il militare americano è vicino agli ambienti islamici radicali anche perché avrebbe avuto contatti con Anwar al-Awlaki, un imam di origine americana, considerato vicino ad al Qaida, e che vive attualmente in Yemen. Secondo altre fonti, il militare non è in possesso di tutte le sue facoltà mentali