Salute

Covid, uno spray nasale può proteggere dall'infezione

È quanto rivela una sperimentazione condotta al Saarland University Hospital di Homburg: secondo i ricercatori, questa strategia potrebbe rivelarsi utile per ridurre le probabilità di contagio se si frequentano contesti a rischio, come i luoghi affollati
©Chiara Zocchetti
Ats
02.09.2025 17:42

Un comune spray nasale per le allergie, se assunto prima di incontrare il virus, può ridurre il rischio di contrarre il Covid e altre infezioni respiratorie. È quanto rivela una sperimentazione condotta al Saarland University Hospital di Homburg in Germania i cui risultati sono stati illustrati sulla rivista JAMA Internal Medicine. Secondo i ricercatori, questa strategia potrebbe rivelarsi utile per ridurre le probabilità di contagio se si frequentano contesti a rischio, come i luoghi affollati.

«Sebbene la vaccinazione e l'immunità ormai consolidata della popolazione abbiano mitigato in maniera sostanziale la gravità delle infezioni acute da SarsCoV2», Covid «continua a rappresentare un onere considerevole per la salute pubblica», spiegano i ricercatori. Da qui «la necessità di uno strumento di profilassi pre-esposizione efficace per la popolazione generale e, in particolare, per i gruppi ad alto rischio».

Il farmaco antistaminico azelastina, comunemente impiegato per le allergie, ha mostrato in diversi esperimenti una certa capacità di contrasto al virus. Da qui l'idea dei ricercatori di testarlo, nella formulazione in spray nasale, per verificare la sua capacità di ridurre il rischio di Covid.

Nella sperimentazione sono state coinvolte 450 persone: per circa due mesi, la metà di loro ha assunto il farmaco tre volte al giorno; l'altra metà un placebo. Al termine dello studio, i volontari che avevano assunto il farmaco hanno mostrato una riduzione di circa il 70% delle infezioni da SarsCoV2. Il trattamento si è dimostrato in grado anche di prevenire le infezioni da rhinovirus, una delle più comuni cause di raffreddore. Dalla sperimentazione, non sono emersi rischi collegati al trattamento.

Per i ricercatori serviranno ulteriori sperimentazioni per confermare il risultato ma «il profilo di sicurezza consolidato, la disponibilità senza ricetta e la facilità d'uso dello spray nasale di azelastina» lo candidano a diventare uno strumento «di profilassi pre-esposizione, in particolare in contesti ad alto rischio come grandi raduni o viaggi», concludono.

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