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Credit Suisse sempre più giù, perde il 30%

Pochi minuti prima delle 11.00 il valore era sceso per la prima volta nella storia sotto i 2 franchi e da allora il calo si è ampliato ulteriormente
© Gabriele Putzu
Ats
15.03.2023 13:46

(Aggiornato alle 17.08) L'inversione di tendenza osservata intorno a mezzogiorno è stata solo di breve durata: il titolo di Credit Suisse è tornato a puntare verso il basso in borsa. Alle 13.30 l'azione perdeva il 28% rispetto alla chiusura di ieri, segnando un minimo di 1,60 franchi.

Pochissimi minuti prima delle 11.00 il valore era sceso per la prima volta nella storia sotto i 2 franchi e da allora il calo si è ampliato ulteriormente.

Le ultime difficoltà di Credit Suisse sono legate alle indicazioni espresse oggi dal suo principale azionista, Saudi National Bank (SNB): il presidente dell'istituto saudita Ammar Al Khudairy ha escluso ulteriori aiuti finanziari all'istituto elvetico.

Su tutte le piazze europee i valori bancari sono peraltro oggi sotto pressione: a titolo di paragone nel pomeriggio UBS perde l'8%.

La Borsa europea affonda con Credit Suisse

Le borse europee affondano trascinate dal crollo a Zurigo di Credit Suisse (-30%) ed in vista dell'avvio di Wall Street dove i future sono in netto calo.

Sulla banca svizzera si sono abbattute le parole del principale azionista Saudi National Bank che ha escluso la possibilità di fornire supporto finanziario in caso ulteriori richieste di liquidità. La corrente di vendita ha azzoppato il comparto bancario che ha appesantito i principali listini del Vecchio continente. L'euro è in flessione a 1,0575 sul dollaro.

L'indice Stoxx 600 cede il 2,5%. Pesanti Parigi e Milano (-3,4%), Madrid (-3,8%), Francoforte (-2,7%), Londra (-2,5%) e Zurigo (-2,1%), che contiene relativamente le perdite grazie alla tenuta dei big farmaceutici.

Dalla Francia: «Risolvete il problema»

La prima ministra francese Elisabeth Borne ha invitato oggi le autorità svizzere ad affrontare i problemi di Credit Suisse, la cui situazione sta destando preoccupazione sui mercati finanziari.

«È una questione che riguarda le autorità elvetiche: deve essere risolta da loro», ha affermato la 61.enne in un intervento al senato, aggiungendo che il ministro delle finanze francese Bruno Le Maire «sarà in contatto con il suo omologo svizzero nelle prossime ore».

Il capo del governo francese ha anche aggiunto che le banche francesi non sono colpite dal fallimento dell'istituto americano Silicon Valley Bank (SVB). «Posso confermare, come ha detto ieri il ministro delle finanze, che le banche francesi non sono esposte ad alcun rischio in seguito al fallimento della SVB».

Chiesto sostegno alla FINMA

Alla luce del crollo dei suoi titoli in borsa Credit Suisse (CS) avrebbe chiesto alla Finma, l'autorità elvetica di vigilanza dei mercati finanziari, di dare un segnale di sostegno: lo scrive oggi pomeriggio il Financial Times (FT), rifacendosi a fonti informate.

Contattato dall'agenzia Awp una portavoce di CS non ha voluto commentare né l'articolo della testata inglese né il tracollo del corso dell'azione in borsa. Anche la Banca nazionale svizzera (BNS) non ha desiderato prendere posizione sul tema. Stando a persone vicine a CS è però probabile che la banca sia in contatto con le autorità.

Nel frattempo secondo il Wall Street Journal la Banca centrale europea (Bce) avrebbe da parte sua contattato le banche su cui vigila: stando al quotidiano statunitense l'istituto di Francoforte vuole sapere quali esposizioni hanno le società europee nei confronti di Credit Suisse.

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