Curare l'Ebola con il sangue dei sopravvissuti

Gli esperti dell'OMS vedono nel plasma dei superstiti un possibile antidoto contro la malattia
Ats
20.08.2014 13:35

ROMA - La migliore chance di cura per i malati di Ebola può arrivare dal sangue di chi è riuscito a sopravvivere a questa tremenda infezione. Visto che i farmaci sperimentali sono pochi o non ancora pronti all'uso, gli esperti dell'Organizzazione mondiale della sanità (OMS) stanno pensando ad un'altra soluzione, cioè usare il plasma del sangue di chi è guarito dalla malattia, che contiene gli anticorpi sviluppati alla malattia, e 'condividere' questa immunità al virus con chi è malato per aiutarlo a combattere l'infezione.

"Alcuni studi suggeriscono che usare il sangue dei sopravvissuti può essere una strategia di successo - spiega al quotidiano inglese The Independent David Wood, coordinatore del gruppo dell'OMS che sta valutando questo approccio - Nel 1995 nella Repubblica democratica del Congo, 7 persone infettate su 8 hanno ricevuto questa terapia e sono sopravvissute all'epidemia, che ha avuto un tasso di mortalità dell'80%. Anche se le ricerche finora hanno dato risultati contrastanti, vale la pena di provare questa strada visto il bilancio delle vittime".

Secondo le cifre fornite dall'OMS, circa il 40% delle persone contagiate in quest'epidemia è riuscito a sopravvivere. I ricercatori stanno analizzando il sangue dei sopravvissuti, per testarlo per altre malattie e poi separarlo dal plasma.

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