Da Gaza al San Giovanni per guarire dalle bombe

Sarebbe ormai solo una questione di giorni l’arrivo nel nostro cantone, e in particolare a Bellinzona, di due bambini palestinesi feriti nel conflitto a Gaza. I piccoli, stando a nostre informazioni, a breve dovrebbero essere presi a carico dall’ospedale San Giovanni, nel reparto pediatrico, che si occuperà di fornire loro tutte le cure sanitarie del caso oltre ad un sostegno psicologico. Interventi e aiuto che le strutture mediche di Gaza non riescono a garantire in maniera adeguata a causa della guerra in corso. Per questa ragione, su iniziativa di Berna, alcuni Cantoni, tra cui il Ticino, si sono messi a disposizione nelle scorse settimane per ospitare nelle loro strutture sanitarie una ventina di minori rimasti feriti nel conflitto. Ad accompagnare i bambini in arrivo al San Giovanni ci saranno anche i rispettivi parenti: si tratta di circa cinque persone per nucleo familiare che, durante tutto il periodo di presa a carico dei minori, verranno ospitati in appartamenti appositamente messi a disposizione da una struttura nel Bellinzonese.
Disponibilità e accoglienza
L’iniziativa, come detto, è stata promossa nelle scorse settimane nel quadro di un’azione umanitaria congiunta tra Confederazione e alcuni Cantoni disponibili ad accogliere i bimbi vittime della tragica situazione nell’enclave mediorientale, seguendo iniziative analoghe avviate da altri Paesi. A confermare l’adesione del Ticino era stato a fine settembre scorso il Consiglio di Stato, a seguito dell’annuncio del Consiglio federale. Il Governo aveva espresso la propria disponibilità a partecipare all’azione umanitaria, ospitando in Ticino i bambini che «necessitano di cure mediche urgenti». L’accoglienza - coordinata dalla Segreteria di Stato della migrazione (SEM) - è stata possibile grazie alla collaborazione tra le autorità cantonali, l’Ente ospedaliero cantonale e l’Istituto pediatrico della Svizzera italiana. A carico della Confederazione i costi per il coordinamento e il trasporto in Svizzera, mentre quelli per l’assistenza medica dei bambini sono coperti, su base volontaria, dagli ospedali o dai rispettivi Cantoni.
«Coira prenda posizione»
Dopo la disponibilità giunta finora da parte di Basilea Città, Ginevra, Ticino e Vallese, anche il partito dei Verdi Grigioni ha fatto sentire la propria voce, lanciando un appello al Governo retico affinché ospiti i bambini feriti a Gaza. I Verdi hanno chiesto che Coira si dichiari «disposta ad accogliere alcuni di questi bimbi e ad assumersi i costi di assistenza, come segno di umanità e solidarietà», riferisce Keystone-ATS. Il Governo grigionese non ha ancora preso una posizione in merito, ma ha annunciato in tempi brevi un comunicato.