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Da Vittorio Lingiardi ad Alessandro Bergonzoni: la sesta edizione di Sconfinare Festival si interroga sul tema del corpo

La kermesse si terrà dal 9 al 12 ottobre a Bellinzona
©Chiara Zocchetti
Red. Online
10.07.2025 15:57

Da Vittorio Lingiardi ad Alessandro Bergonzoni: la sesta edizione di Sconfinare Festival si interroga sul tema del corpo. Cosa significa, oggi, abitare un corpo? Dove si trova il confine tra la nostra identità, il nostro corpo, e il mondo che ci circonda? Tra ciò che siamo e ciò che gli altri vedono in noi? Questi e molti altri saranno gli interrogativi posti al centro di Sconfinare Festival 2025, in programma dal 9 al 12 ottobre a Bellinzona. Ospiti d’onore della sesta edizione saranno sei personalità di spicco della scena culturale contemporanea: Vittorio Lingiardi, Maurizio Ferraris, Alessandro Bergonzoni, Riccardo Falcinelli, Giancarlo De Cataldo e Stefano Nazzi. Dopo i riscontri positivi raccolti nel corso delle prime cinque edizioni, con un pubblico sempre più numeroso presente a Bellinzona per assistere al Festival, Sconfinare è pronto a tornare in scena sulla Piazza del Sole. Durante il fine settimana del 9 – 12 ottobre 2025 la tensostruttura trasparente diventata ormai il simbolo della manifestazione si animerà di nuove voci per quattro giorni all’insegna della cultura. I tredici appuntamenti in programma combineranno nomi di spicco della scena internazionale a personalità legate al nostro territorio, per dare vita ad un programma destinato a coinvolgere tutte le fasce di pubblico. Numerosi ospiti illustri che, nell’edizione 2025, saranno chiamati a riflettere sul tema del corpo, la nostra prima e più immediata esperienza di confine: tra dentro e fuori, tra ciò che siamo e ciò che gli altri percepiscono, tra la realtà tangibile e ciò che la cultura, la società e la tecnologia costruiscono intorno a essa. Che rapporto costruiamo, dunque, con il nostro corpo? Come viviamo le sue trasformazioni, i suoi dolori, le sue alterazioni? Dove si colloca il confine tra la nostra identità e le molteplici rappresentazioni che diamo di noi stessi? E, in un’epoca in cui la dimensione virtuale si intreccia sempre più con quella reale, come mutano i confini tra corporeità e identità digitale? A inaugurare il Festival, giovedì 9 ottobre alle 19:00, saranno Vittorio Lingiardi, psichiatra e psicanalista, e Maurizio Ferraris, filosofo e saggista. In un corpo a corpo fra filosofia e psicanalisi, insieme ai due ospiti rifletteremo su come, nell’epoca dell’intelligenza artificiale e delle identità digitali, i confini tra umano e macchina, tra realtà e rappresentazione, diventino sempre più labili, nonostante il corpo resti lì – vulnerabile, sensibile, desiderante – a ricordarci chi siamo, e quanto siamo ancora fatti di pelle, di memoria e di presenza. Che cosa significa allora, oggi, abitare un corpo? Nella serata di venerdì 10 ottobre ci immergeremo nel mondo delle arti sceniche insieme ad Alessandro Bergonzoni, noto attore e artista. Con il suo nuovo spettacolo, "Arrivano i dunque", compiremo un viaggio surreale attraverso i confini del linguaggio, in cui il teatro saprà attraversare, dissolvere e ricomporre i limiti della corporeità, della lingua e delle idee. L’umorismo surreale diventerà così lo strumento per interrogarsi sulla propria identità e sul rapporto con il proprio corpo, inteso non solo come entità fisica, ma come simbolo di un confine che non smette mai di trasformarsi. Le arti visive saranno, invece, protagoniste della serata di sabato 11 ottobre. Riccardo Falcinelli, fra i più noti graphic designer contemporanei, ci parlerà del «segreto del volto»: partendo dal suo recente libro "Visus. Storie del volto dall’antichità al selfie" (Einaudi, 2024), l’autore attraverserà la storia del volto, esplorando come la rappresentazione di questo simbolo universale sia cambiata nel tempo, dai capolavori dell'antichità alle immagini contemporanee. Un percorso che intreccerà arte, cultura e tecnologia, e ci inviterà a riflettere su come il volto, nelle sue infinite forme, continui a raccontare la nostra identità. A concludere la sesta edizione di Sconfinare Festival, nella serata di domenica 12 ottobre, sarà di nuovo un evento all’insegna dell’interdisciplinarietà. L’opera di Giancarlo De Cataldo, fra le voci più rilevanti della letteratura noir attuale, incontrerà l’indagine giornalistica di Stefano Nazzi, celebre autore di podcast in cui la cronaca nera si intreccia alla narrazione. Un dialogo che esplorerà il confine tra verità e finzione, partendo da due universi che indagano il corpo nella sua dimensione più cruenta e inquietante. I biglietti d’ingresso agli eventi serali di Sconfinare Festival 2025, così come i pass e gli abbonamenti, sono acquistabili da oggi sul sito www.sconfinarefestival.ch. La disponibilità di posti è limitata. Il programma completo di Sconfinare Festival 2025 verrà presentato a settembre attraverso il sito e le pagine Facebook e Instagram @sconfinarefestival.