Dal porno ai Gotthard, le sentenze 2012

LOSANNA - Non solo drammatici omicidi. È vero, il Tribunale federale si occupa spesso di casi complessi e sanguinosi. Talvolta, però, i giudici sono chiamati a esprimersi su contenziosi insoliti e curiosi che nel 2012 hanno coinvolto un gruppo rock, un agricoltore irascibile, un poliziotto appassionato di siti porno e un navigatore che non voleva pagare le tasse. Vediamoli in tutta la loro "curiosità".
Casi contadini. Un contadino della regione del Gros-de-Vaud guidava in modo spericolato il suo trattore, causando spaventi agli escursionisti. L'uomo aveva anche insultato alcuni poliziotti e il sindaco del suo comune. Il TF lo ha condannato a 6 mesi di detenzione da scontare. I giudici di Mon Repos hanno anche esaminato un altro caso "di campagna": un contadino di Steffisburg non ha ottenuto il permesso di continuare a tenere il suo arsenale di cianfrusaglie composte da macchinari, veicoli e rottami vari che riempivano la sua fattoria. Le autorità ritenevano il rischio di inquinamento troppo elevato.
Rocker disoccupati. La morte improvvisa del cantante dei Gotthard, Steve Lee, nel mese di ottobre del 2010, ha sconvolto i fan. La società del gruppo rock ticinese ha successivamente chiesto la disoccupazione parziale per due dei suoi dipendenti. I Gotthard avevano spiegato che numerosi concerti avevano dovuto essere cancellati e che il sostegno degli sponsor era in calo. Questi argomenti non hanno però convinto il TF che ha respinto la richiesta. Per i giudici le perdite di lavoro in ambito musicale a causa di malattia o morte di un artista vanno considerate come normale rischio aziendale.
Siti porno. Il TF ha anche sconfessato un ex agente della polizia cantonale di Neuchâtel, sospeso per aver consultato siti porno. Per anni, senza il consenso dei suoi superiori, l'uomo aveva visionato in rete filmati pedofili e zoofili. L'ex poliziotto aveva affermato di aver guardato i video per lottare contro la pedofilia su internet. Secondo i giudici di Mon Repos, invece, tali azioni minano la credibilità delle forze dell'ordine.
Automobilista ribelle. Un automobilista argoviese è stato lasciato letteralmente a piedi dal Tribunale federale. L'uomo, al quale era stata ritirata la patente per una durata indeterminata, era stato "beccato" dalla polizia al volante del suo veicolo per ben due volte. Convocato in polizia, l'argoviese ha pensato bene di andarci in macchina. Vista l'ostinazione dell'uomo, il Ministero pubblico di Zofingen ha ordinato il sequestro delle tre vetture di sua proprietà. Contro questa misura l'intrepido automobilista ha inoltrato ricorso, respinto in ultima istanza dal TF.
Freni manomessi. Nel 2008, un portinaio aveva sabotato l'automobile di un'inquilina del suo palazzo, nel canton Argovia. Al primo incrocio questa si è accorta che c'era un problema con i freni: l'uomo aveva infatti reciso un tubo. Il custode malvagio è stato condannato a dieci mesi con la condizionale. È stato riconosciuto colpevole di esposizione a pericolo della vita altrui. Il TF ha anche confermato una multa di 600 franchi e 1000 franchi di torto morale.
Aria di mare. Navigare per anni attraverso gli oceani non è abbastanza per sfuggire al fisco. Lo ha appreso a sue spese un basilese, che si trova sulla sua barca dal 2005. All'ufficio di tassazione di Basilea, che gli aveva chiesto il suo nuovo indirizzo, l'uomo aveva risposto di essere diventato un "globetrotter" e che come tale non era soggetto al fisco elvetico. Il TF ha però sconfessato l'uomo ritenendo che il navigatore ha mantenuto la sua residenza fiscale in Svizzera. I giudici hanno ricordato che in base al Codice civile, una persona mantiene il suo domicilio fintanto che non ne ha trovato un altro.
Pannelli solari abbaglianti. Un proprietario di un edificio di Burgdorf (Canton Berna) ha perso la sua causa contro il vicino che aveva installato pannelli solari sul tetto della sua casa. L'uomo lamentava l'abbagliamento causato dai moduli fotovoltaici che l'obbligavano a indossare occhiali da sole. Nella sua sentenza, il TF ha ritenuto che il benessere del querelante non sia stato violato in modo manifesto. I giudici hanno inoltre sostenuto che la nocività di un abbagliamento va relativizzata.
"Silenzio!". A mali estremi, estremi rimedi: un uomo, esasperato dal rumore, aveva tagliato la corrente - alle 03.00 di notte - a un bar temporaneamente ospitato in un fienile, nell'ambito dell'Open Air di San Gallo. Condannato in prima e seconda istanza per coazione, l'uomo, che si è sempre proclamato innocente, si era rivolto al TF. Lo scorso febbraio, i giudici federali hanno però confermato la sentenza precedente. Secondo la corte non vi sono dubbi riguardo alla colpevolezza dell'imputato, quindi lo ha condannato a 90 aliquote giornaliere da 100 franchi con la condizionale.