Calcio

Dalla bassa classifica all'ira dei tifosi: Ajax, che cosa succede?

Il club è in crisi: ieri la rivolta dei fan ha costretto l'arbitro a fermare il match contro il Feyenoord — Licenziato il direttore tecnico Sven Mislintat, posizione difficile anche per l'allenatore Maurice Steijn
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Red. Online
25.09.2023 16:00

Amsterdamsche Football Club Ajax. Per tutti, semplicemente, Ajax. Una squadra di calcio olandese che vanta ben 123 anni di storia. E che storia: 36 titoli nazionali, 20 coppe dei Paesi Bassi e 9 Johan Cruijff Schaal (la supercoppa olandese), senza contare la decina di trofei internazionali. Storia passata e recente, anche: solo quattro anni fa, allenato da Erik ten Hag, l'Ajax si giocava la semifinale di Champions. Ciononostante, pur avendo vinto tre degli ultimi quattro campionati, l'Ajax oggi vive la peggiore delle crisi.

Dopo quattro partite di campionato, è quattordicesimo in classifica con una sola vittoria. Peggio: ieri la formazione stava andando incontro all'ennesima disfatta in un match sentitissimo (il derby con il Feyenoord), quando, al 55',  l'arbitro è stato costretto a sospendere la partita. Il motivo? La tifoseria organizzata dell'Ajax, a dir poco inferocita, ha cominciato a lanciare fumogeni e altri oggetti in campo, tentando anche di fare irruzione nella tribuna principale dell'Amsterdam Arena e danneggiando – nel frattempo – i settori circostanti.

La situazione è degenerata, mentre all'esterno dello stadio alcuni gruppi si sono scontrati con la polizia, a cavallo, costretta anche ad usare lacrimogeni per disperdere i tifosi. 

L'impatto sul club

A poche ore dall'accaduto, il club ha pubblicato un comunicato: «La direzione e il consiglio di sorveglianza dell'Ajax prendono le distanze dalla cattiva condotta che ha portato alla sospensione della partita contro il Feyenoord domenica e dai disordini successivi. Questo non è il comportamento che appartiene all'Ajax». Ma i risultati deludenti non sono stati senza conseguenze, all'interno della struttura societaria. Già in serata, il club ha infatti annunciato il licenziamento del direttore tecnico Sven Mislintat «con effetto immediato».

Mislintat, in carica da soli quattro mesi, è stato oggetto di un'indagine esterna su un possibile conflitto di interessi per un trasferimento estivo all'ultimo minuto del terzino croato Borna Sosa per 8 milioni di euro. L'Ajax ha negato che il licenziamento abbia avuto a che fare con l'indagine, adducendo come motivo alla base della decisione «una generale mancanza di sostegno all'interno dell'organizzazione».

Intanto, anche la posizione dell’allenatore Maurice Steijn, assunto lo scorso giugno, è a rischio. Bisogna risalire al 1964/1965, del resto, per trovare un inizio di stagione peggiore. La stampa olandese, intanto, ha parlato di una lotta di potere ai vertici del club per diversi mesi. La scorsa settimana Mislintat avrebbe interrotto l'allenamento urlando ai giocatori che Steijn avrebbe potuto perdere il posto in caso di sconfitta con il Feyenoord. Per il quotidiano NRC, la partita contro il Feyenoord «ha simboleggiato la crisi esistenziale in cui si trova l'Ajax».

L'esperto di calcio olandese Jaap Stalenburg ha così riassunto la situazione: «È un caos, un caos totale». «Stanno litigando ovunque. Dentro e fuori dal campo. Hanno bisogno di un dittatore, di un leader forte che metta ordine in tutto».